LELLO MURTAS…ARRIVEDERCI

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Arrivederci Lello, non è da te andar via così…senza un saluto…un’uscita di scena senza lustrini… nessuna incursione colorata che aiuti a smitizzare il domani…nessun luccichio ondeggiante che accompagni la tua corsa verso la sana follia dell’arte…un’arte che è già miseria…quell’arte che portavi nel cuore e nella mente, oggi si piega come uno stelo avvizzito… ma forse era così che volevi incamminarti lungo il sentiero della notte più lunga…in silenzio… a piccoli passi. D’Annunzio conosceva il senso profondo della morte, l’acuta sofferenza inespressiva e nel suo buio temporaneo scriveva che nessun fiore esprime il lutto come la violetta ed io, che non ho mai amato la primavera, vorrei che tornasse all’improvviso, riempisse i prati, le colline, gli angoli delle strade, i vasi sui balconi…i cesti …le vetrine…vorrei una stagione solidale con il mio dolore, una stagione  che sconfiggesse l’inverno e cospargesse il mondo di violette e di rugiada…perché il pianto per te fosse ad una sola voce… un mare viola in cui immergere le mani per raccoglierle tutte… milioni di violette Lello…milioni di violette per un amico che non ti ha mai tradito e che oggi ti strappa un lembo di cuore…Arrivederci Lello…

Francesca 

e gli amici della redazione

4 Commenti

  1. Immensa la sfortuna per averti perduto, (almeno per ora) specie dopo la fortuna di averti avuto come grande ed ineguagliabile amico, uomo reale, grandiosa espressione critica dell’egocentrismo sociale. Lello, sempre nei ricordi, ciao .roberto greco

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