ATTENZIONE, CARI AMMINISTRATORI, A TIRARLA TROPPO SI PUÒ SPEZZARE….

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“TENERE UN PROFILO BASSO AFFINCHÈ NESSUNO SE NE ACCORGA”

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…speramm ke c’apparamm

Dalla relazione del procuratore generale di Napoli, Luigi Riello, alla cerimonia di inaugurazione del corrente anno giudiziario, strane coincidenze con alcune riflessioni del Il Cerusico. Basta leggere alcuni suoi interventi pubblicati su queste pagine. Infatti, così si esprime il Dr. Riello: la camorra “si inserisce in una rete di relazioni economiche” ed è caratterizzata da “uno spesso filo di connivenze con ambienti sociali solo formalmente puliti (Il Cerusico 4 dic. 2017), da collusioni con reti di imprese e con ceti professionali che nell’interscambio di interessi cercano di ridurre o eliminare i rischi connessi alla loro attività, in un’economia senza regole, ma non per questo libera”. “E’ necessario prendere atto del nuovo rapporto camorra-cattiva politica che non si nutre più del tradizionale voto di scambio (Il Cerusico 29 gennaio), ma si estrinseca nella elezione di rappresentanti direttamente espressi dagli ambienti criminali”, ha aggiunto il pg secondo il quale “è molto complesso il rapporto camorra – politica – pubblica amministrazione, quest’ultima massicciamente “fidelizzata” alla politica e questo è il vero cancro che impedisce quella ‘imparzialità’ della pubblica amministrazione. Ove la politica è infiltrata dalla criminalità organizzata, quest’ultima dunque penetra nella pubblica amministrazione”, “in provincia di Caserta…., si persegue una strategia di basso profilo (Il Cerusico 18 dic. 2017) per distogliere l’attenzione investigativa sul territorio”. Pare fargli eco la Giornalista Francesca Nardi: “….Divertente però lo spirito vendicativo del presidente De Luca che, memore delle sussiegose defezioni corredate da puzza sotto al naso, che salutarono la sua ultima passeggiata elettorale a Caserta nel 2015, oggi invia o meglio impone, la candidatura di suo figlio in casa nostra, per mettere alla prova e chiedere conto con i fatti o voti, della veridicità delle molteplici professioni di fedeltà che hanno sostituito per convenienza, gli antichi contrasti… (Appia Polis 27 genn. 2018). Ora, visto che  la “sanità casertana” è “sorretta” da una tavoletta di legno come quella che ha fatto deragliare il treno di Trenord, Il Cerusico, si pone un quesito. È innegabile, guai se qualcuno provi ad affermare il contrario (!), che le nomine dei direttori di Asl sono squisitamente di ordine politico e di esclusivo appannaggio del Presidente della Giunta Regionale, perciò, chi dovrebbero essere, secondo la giornalista Nardi, coloro che saranno messi “…alla prova…..e dovranno dimostrare le proprie professioni di fedeltà?”. Due più due, fa quattro. Tra gli altri, il Direttore Generale, Mario De Biasio; il Direttore Sanitario, Arcangelo Correra ed il Direttore Amministrativo, Amedeo Blasotti. Il primo, sembra essere particolarmente sensibile al canto del sessano Oliviero, non fosse peraltro l’origine etnica e di nascita squisitamente teanese; il secondo, è risaputo da illo tempore che mantiene lo strascico del teverolese Caputo, il terzo squisitamente espressione del salernitano De Luca.

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…speramm ke c’apparamm

“……è molto complesso il rapporto politica – pubblica amministrazione, quest’ultima massicciamente “fidelizzata” alla politica e questo è il vero cancro che impedisce quella ‘imparzialità’ della pubblica amministrazione.”. Così ha affermato il pg Luigi Riello. E se lo dice lui….! Quindi, per dare forma al teorema de Il Cerusico, gli amministratori di cui sopra, tra le tante modalità, dovranno dare prova delle “…..proprie  professioni di fedeltà”, anche attraverso prebende di ordine familistico-clientelare di cui ha tanto trattato il vecchio norcino. E, di conseguenza, coloro che ne hanno usufruito. Servi sciocchi, utili idioti, o affetti da paraculismo endemico? Sì, ma, però, siccome…….sembra già di udirli, quando ad angolo retto, tentano persino di sottrarsi ad ogni tipo di discorso moralistico e/o di etica comportamentale. A dare retta all’antropologo Cesare Lombroso, sono quei funzionari, dirigenti, lacchè, i quali, seppur già privilegiati, non dotati di vertebre, sono costretti a stare a vita chini su se stessi. Posizione più comoda ed agevole per meglio leccare. Il Kamasutra dei questuanti, insomma. Sono quelli della società del giustificazionismo ad ogni costo. Tengo famiglia. Come se tutti gli altri figli, sono figli di ignoti….. Quanti di questi, con il loro servilismo viscido e strisciante, mandarono ai campi di sterminio la famiglia vicina di pianerottolo? Il tutto, attraverso l’arma del ricatto per continuare a detenere poteri consolidatisi nel tempo e pur di non confrontarsi, guardandosi allo specchio, con la loro pochezza di uomini o donne che siano. Ad ogni buon conto “Cambiano le fonti, variano i rapporti di ricerca, i parametri, i punti di osservazione. Spuntano nuovi dati e persino qualche iniziativa brillante ma, in fondo, nulla cambia. Parliamo del Sud che continua a essere “il caso”: l’eccezione che conferma quella sensazione di consapevolezza ma anche di rassegnazione della enorme distanza che continua a separare il Mezzogiorno dal resto del Paese”. (Manuel Fondato,  29/01/2018 Hoffinghton Post). «tutto va ben, madama la marchesa» (Il Cerusico 15 genn. 2018). Da qui, per quei figli,  il rischio di una pericolosa deriva per mancanza di credibilità nelle  istituzioni e in quei padri  e madri invertebrati. Gli Italiani, si sa, hanno la memoria corta. Il Cerusico no. E, così, tanto per ricordarne una come esempio, si rifà all’Uomo qualunque,  un settimanale satirico-politico fondato a Roma nel 1944 da Gugliemo Giannini,  giornalista e commediografo di Pozzuoli. Caratterizzato da un linguaggio colorito e popolaresco, dichiaratamente anticomunista, alimentò, facendo leva sul malessere sociale dei ceti medi, la sfiducia contro i partiti. Nel 1946, il vasto movimento di opinione pubblica suscitato, soprattutto al Sud, dalla rivista, sfociò nella formazione di un partito politico, il Fronte dell’Uomo qualunque, che riportò un notevole successo nelle elezioni per l’Assemblea Costituente e un successo ancora maggiore, nel novembre dello stesso anno, nelle elezioni amministrative in numerose città del Centro-Sud.

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    Guglielmo Giannini

 “Io sono quello che non crede più a niente e a nessuno. Io sono l’Uomo Qualunque. Basta con i partiti! Riprendiamoci il Paese!”. Questo era il pensiero di Giannini. Oggi queste affermazioni non ricordano proprio niente? Dulcis in fundo: “Sentenze aggiustate per 400 milioni: 15 arresti, anche un giudice. Gip: Magistrato svendeva la sua funzione. Corruzione in atti giudiziari, reati contro la pubblica amministrazione, associazione a delinquere e falso. Sono le accuse nei confronti di 15 persone arrestate durante un’operazione congiunta tra la Procura di Roma e Messina. Tra i fermati ci sono Giancarlo Longo, ex pm della Procura di Siracusa, l’avvocato Piero Amara e gli imprenditori Fabrizio Centofanti e Enzo Bigotti, quest’ultimo già coinvolto nel caso Consip”  Adn Kronos 6.2.2018.  Questo è un Paese impegnato quotidianamente a dissipare ogni sua forza nel tentativo di difendersi da se stesso e dai suoi mali di ordine, diremo, etnico-geografici.

Il Cerusico