REGGIA, SINDACATI IN AGITAZIONE CONTRO IL…REGIME

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 I sindacati provano a far udire la loro voce, cercando di abbattere quella ridicola cortina protettiva innalzata attorno al regime di Felicori, da uno sciame di libellule di fuori porta, che lanciano epiteti e giudizi, senza avere neppure la lontanissima idea, di ciò che accade né contezza alcuna dell’argomento attorno al quale si tenta di ragionare… Al momento nulla sembra incidere contro un regime che, in maniera addirittura farsesca, continua semplicemente ad operare secondo ciò che più aggrada al neo padrone delle ferriere…Ma i cicisbei che ogni qualvolta cambia la guardia, si spostano incipriandosi il naso, secondo “le foglie più rade men rade” dovrebbero iniziare a fare i conti con una realtà che nega il concetto di eternizzazione e darsi una regolata in vista di… Ed accogliamo dunque i sindacati sperando… Si è tenuta nei giorni scorsi a seguito una partecipata e sentita assemblea dei lavoratori della Reggia per discutere del difficile momento di impasse organizzativo in cui versa il monumento. Erano presenti Oliva (Cgil); Donia (UIL.Pa); Vallone (Unsa); Sgambato (FLP); Egizio (Confintesa); Guerra (Usb). “I recenti provvedimenti adottati dal dirigente in modo unilaterale- si legge nel verbale dell’assemblea del 16 marzo u.s. – hanno sovvertito il frutto di pregressi accordi sindacali, mettendo fortemente a rischio sia la funzionalità dell’istituto sia le già flebili relazioni sindacali. E’ per questi motivi che la maggioranza delle OO.SS hanno interrotto le relazioni e chiesto lo spostamento della trattativa a livello superiore, così come prevedono le norme contrattuali. Sebbene consapevoli di una chiara indisponibilità rispetto  al confronto dovuto, sulla rivisitazione del modello organizzativo, ormai inadeguato e superato rispetto alle mutate esigenze della Reggia e delle professionalità in essa operanti, i partecipanti l’Assemblea invitano le OO.SS ad un impegno teso a: – costruire un’organizzazione del lavoro che definisca, in modo trasparente, i ruoli e le responsabilità di tutti, per le proprie competenze e mansioni, di potere dimostrare il proprio impegno e professionalità evitando così di favorire processi di consolidamento clientelari o peggio  “rendite di posizione”;

– attuare un’ordinata e corretta gestione dei recuperi, attraverso la programmazione concordata degli smaltimenti;

-azzerare tutti gli ordini di servizio emessi dall’amministrazione che, hanno modificato, unilateralmente l’organizzazione attuale creando grave pregiudizio alla corretta gestione del personale;

– arginare quelle numerose azioni mirate a colpire e/o sanzionare alcuni lavoratori, manifestazioni palesi di ritorsioni avverso rivendicazioni o di legittime aspettative contrattuali.

– attivazione delle Autorità preposte in merito alla sicurezza, salubrità e salute dei luoghi di lavoro così come previsto dal D.Lgs 81/

Le scriventi OO.SS nell’accogliere favorevolmente il mandato conferito loro dall’Assemblea e fermo restando la richiesta  del tavolo di raffreddamento regionale, si impegnano a produrre tutti gli atti formali utili al ripristino  di un clima lavorativo sereno, trasparente e soprattutto conforme alle norme.