I NUOVI MOSTRI

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di Alessandro Barbieri

Sono passate poche ore dal rifiuto – comprensibile – di Mattarella.

Nell’ascoltarlo mi sono reso conto che negli ultimi anni molti cittadini, tra cui io,  hanno dimenticato di vivere in questa nazione e delle responsabilità che abbiamo come cittadini.

Abbiamo dimenticato ciò che grandi politici avevano costruito per il nostro futuro.

Io ho vissuto il tempo in cui per uscire dall’Italia dovevi esibire un passaporto, quando dovevi portare con me una moneta che all’estero era quasi insignificante, quando i nostri padri dovevano combattere con un mutuo che aumentava vorticosamente ogni mese, quando l’inflazione rendeva inutile ogni tentativo di rendere meno pesanti i nostri debiti.

Poi, nel giro di pochi anni, sono diventato cittadino d’Europa.

Amendola, Spinelli, e lo stesso De Gasperi nel mio immaginario si sono trasformati da incompresi profeti a grandissimi statisti.

Avevano compreso che l’Unione degli Stati Europei sarebbe diventata una grandissima opportunità di crescita e sviluppo per un continente distrutto da una guerra fratricida.

Io sto vivendo questo tempo, pensato da grandi uomini, purtroppo però realizzato da una pessima classe dirigente.

Gli aspetti positivi della cittadinanza europea sono infiniti.

Il disastro di una classe dirigente che ha evidenziato i pochi aspetti negativi è evidente.

Quelli che hanno gestito il nostro paese negli ultimi anni, ma anche coloro che pensano di distruggere la nostra vita per tornare ad un’autarchia italiana ridicola in mondo globale.

I legastellati sfiorano il ridicolo.

Per fortuna Mattarella con poche parole ci ha ridestato.

Ha ricordato che lui è il custode della Nazione e del suo tesoro.

Ha ricordato che deve difendere i nostri risparmi, i nostri conti presenti e futuri, i nostri impegni all’interno della comunità globale.

Così ho passato qualche ora ha consultare i miei piccoli interessi.

Già adesso il mio mutuo è aumentato, non me ne ero accorto.

Nell’ultimo mese mi è aumentato di alcune decine di euro, per la semplice ragione che l’indice di riferimento è quello del paniere europeo.

Così, tanto per giocare, ho pensato a quanto mi costerebbe abbandonare l’euro ed aderire alle follie dei legastellati.

Dopo pochi secondi ho compreso.

Il limite è stato superato, abbiamo consentito – per ripicca – che ad una classe dirigente inefficiente e presuntuosa si possa pensare di sostituirla con gente arrabbiata e senza alcuna idea di governo.

Adesso, cari cittadini, è arrivato il momento più importante degli ultimi decenni, è arrivato il momento di impegnarsi e non stare più ad osservare i nuovi mostri all’opera.