OSPEDALE, VENTRE INTERROGA MARINO SUL “DEGRADO DEL NOSOCOMIO CASERTANO”

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riccardo VENTRE 150x150 OSPEDALE, VENTRE INTERROGA MARINO SUL DEGRADO DEL NOSOCOMIO CASERTANOCASERTA – Interrogazione del consigliere Riccardo Ventre al sindaco Carlo Marino, massima autorità sanitaria locale, sullo stato di degrado in cui versa l’unico ospedale pubblico di Caserta,  il “Sant’Anna e San Sebastiano”, “degrado – si legge nell’interrogazione urgente – che si sostanzia nella pessima manutenzione di numerose parti dell’immobile, nel pessimo stato di igiene in cui esso versa, nella mancata utilizzazione di un’infinità di posti letto, nella obsolescenza e/o nell’assenza di attrezzature di primaria importanza, nella carenza di personale, pur essendo quello in servizio molte volte di primissimo piano (medico, sanitario non medico, amministrativo ecc.) nell’assoluta indifferenza a volte o nell’assunzione di provvedimenti palesemente errati e basati su circostanze non veritiere, da parte di organi gestionali.

A tale proposito vanno richiamati, e solo per citare episodi recentissimi, Il licenziamento di uno dei più validi primari del nostro nosocomio e la sospensione di un dirigente medico dello stesso reparto.

La gravità della sanzione, a fronte – almeno da quanto riporta unanimemente la stampa – Indurrebbe a pensare essere veritiere quelle congetture che ritengono che siffatti provvedimenti siano stati adottati per smantellare o comunque rendere non efficiente un reparto che si è sempre distinto per la quantità e la qualità degli interventi; e ciò a favore di nosocomi Napoletani.

Questo Napolicentrismo, che ha visto negli ultimi anni direttori generali non Casertani, quasi che i nostri conterranei muniti dei richiesti requisiti, fossero figli di un Dio minore, per obbedire a logiche politiche o pseudopolitiche (ed il mio riferimento è a tutti, dico tutti, i partiti che negli ultimi anni hanno amministrato la Regione Campania di centrosinistra e centrodestra) tendenti a considerare la nostra Provincia quello che un tempo, fortunatamente tantissimo tempo fa, era considerata la “cafonia”.

Signor Sindaco mi appello a lei e con lei all’intero Consiglio Comunale affinché, con un’iniziativa comune, si pongano in essere tutte le azioni idonee ad eliminare questo sconcio.

Faccio presente che ove la S.V. dovesse non adoperarsi per quanto sopra . porrò in essere, mio malgrado, ogni azione consentitami dall’Ordinamento per eliminare quanto sopra denunciato e per porre le basi perché il nostro Ospedale torni allo splendore di un tempo.

Chiedo che alla presente Interrogazione sia data risposta orale con estrema sollecitudine ossia nella prossima seduta di Consiglio Comunale”