OSPEDALE, TEMPO DI MASSIME E PROVERBI…

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ospedale OSPEDALE, TEMPO DI MASSIME E PROVERBI…(f.n.) – “Quando il tuo nemico sbaglia…non interromperlo” …è una massima che va ben oltre “perdona il tuo nemico” che per la verità, “sa” un po’ di sagrestia ipocrita…infatti sul “terreno aperto” Napoleone Bonaparte, ha partita vinta su Oscar Wilde…E veniamo alle nostre amenità sanitarie giornaliere, giocate soprattutto sul mistero e sulle contraddizioni…anche se oggi siamo sul “noiosetto” spinto…ma sì!,…non vorremmo certamente stupirci se all’improvviso si riallacciano i rapporti tra qualcuno che, fino a  qualche tempo fa, si guardava in cagnesco?,…e quale  migliore location di un parcheggio auto per stare “vicini vicini” ed “inciuciare” al riparo della videosorveglianza, con un unico testimone oculare, che non parlerà mai!,  pena la perdita di una possibile posizione organizzativa?,…certo… adesso si va avanti a colpi di posizioni organizzative…boh!… Ebbene …è tutto molto noioso e scontato, poiché giocare con tre mazzi di carte, promettere una cosa e prodursi esattamente nel suo contrario è abitudine consolidata in certi ambienti che dovrebbero essere deputati alla tutela del lavoratore…ahiahiahi…da quando i sindacati siedono alla destra del padrone o allo stesso tavolo, non si capisce più nulla,  ma…non è detto che con un po’ di buona volontà…non si riesca a risalire alle ragioni a monte di alcuni comportamenti, solo apparentemente inspiegabili. Ah! Qualcuno fa finta di non capire?, davvero?, ma guarda…che meraviglia questa aria di “nonsonienteacosatiriferite?” che sembra presiedere ad ogni tentativo di chiarimento?…Purtroppo le compravendite virtuali dei favori reali e concreti, sono esattamente quelle che governano gli ambienti di lavoro…Facciamo un esempio calzante, soprattutto per chiarire le idee ai “finti tonti” che giocano ai bussolotti dietro l’angolo. Nei mesi scorsi ne abbiamo sentite e viste di tutti i colori, sul problema “interinali”… chi si sbatteva il petto di qua, chi si sbatteva il petto di là…politici, puri come acqua di fonte, che si laceravano le vesti sul problema in nome della legalità…altri che ritenevano obbligatorio stabilizzare posizioni precarie da oltre un decennio… naturalmente ogni presa di posizione è assolutamente legittima ma lo è “soltanto” se improntata all’onestà intellettuale ed alla libertà di giudizio…Ma…ci chiediamo e vi chiediamo:  a quale tipo di libertà di giudizio, ammesso che ve ne siano diverse, ed a quale sezione dell’onestà intellettuale, si fa riferimento e soprattutto come si può avere l’ardire di essere credibile , quando l’argomento sul quale si ha la pretesa di disquisire, è inquinato a monte da una realtà incontrovertibile in cui vegetano tranquillamente, posizioni “parentali” inalterabili?, nel senso che non si possono e non si devono alterare?…La collocazione a pioggia delle dirette emanazioni dei sostenitori del compromesso storico in veste sindacale, dovrebbe invitare al silenzio…anzi…dovrebbe impedire ogni singulto di ribellione, quando qualcuno timidamente chiede la parola…Un po’ come dire in gergo “E’ meglio che te stai zitt”…Detto questo…se risulta abbastanza divertente l’atteggiamento da vergine infilzata nella milza, di qualcuno che non ha senso dell’umorismo e non fa nulla per acquisirlo a rate, lascia perplessi l’atteggiamento della direzione strategica che, a distanza di una settimana da una riunione sindacale senza opinioni,  in cui si è venuti a conoscenza di tutto ciò che era già stato deciso il giorno prima, (io, te e la figlia del re) non ha ancora inviato il verbale della stessa agli interessati…Forse le strategie a perdere per incastrare i brutti sporchi e cattivi, hanno richiesto troppo tempo…ma sarebbe stato meglio impegnarsi a scrivere il verbale e firmare con un’altra massima ben più autentica della prima: Dio perdona io no!, perché alla prima non ci ha creduto nessuno. Hasta la vista!