OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA…2

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(f.n.) – La memoria è qualcosa di sacro… rinnegare la memoria delle cose accadute e di cui siamo stati protagonisti, vittime o spettatori… significa rinnegare se stessi…la memoria è importante…e dovrebbe costituire un’enciclopedia di riferimento, nel bene e nel male, per tutti coloro che soggiornano, più o meno temporaneamente, nella stanza dei bottoni…nel nostro caso, squisitamente “Ospedaliero”, la stanza dei bottoni è quella laggiù … in quella palazzina bianca in fondo al parco…in cui si sono alternati nel tempo, poteri reali, poteri farlocchi, intelligenze autentiche e portatori d’acqua…Il peso specifico della politica, dalla più rozza e pratica a quella manierata ma sostanzialmente inetta per finire a quella “infettata” dagli affari, ha gravato come zavorra distribuita lungo le fiancate di un bastimento, che nel momento del naufragio ha trascinato con sé, non soltanto i responsabili, ma anche coloro che non avevano colpa alcuna e che, purtroppo, senza possibilità alcuna di difendersi, sono diventati bersaglio di vendette trasversali, legittimate dalla guerra santa degli “onesti per sentito dire”…Ogni gestione ha disegnato il suo cerchio magico costruito con il nulla firmato Prada…dalle fratture non riconosciute, ad un taglio chirurgico di troppo…ad una nomina stile Caligola, per carità…con tutto il rispetto per Incitatus che era un grande cavallo…ed ogni gestione, come abbiamo anticipato nella prima parte del memoriale, ha favorito la “su gènte”, come dicono a Pontassieve…e quella volta lì…nel non tanto lontano 2010, nacque quella bella “osina” (cit.fiorentino senza c) che al secolo si ricorda come l’articolo 9….un bell’oggettino per amatori… Ricordiamo in breve che un sindacato offrì ai colleghi del comparto, la possibilità di usufruire dei benefici dell’articolo 9 del CCNL, che, secondo una interpretazione, trattava del riposo compensativo per le giornate festive lavorate. L’articolo in questione prevede infatti che “l’attività lavorativa prestata in giorno festivo infrasettimanale sia compensata con equivalente riposo compensativo o con la corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo” . Il manager dell’epoca era Luigi Annunziata che annoverava tra le sue ardenti aspirazioni, quella, legittima per carità, di rimanere a lungo alla guida dell’Aorn…Ma le aspirazioni, soprattutto se ardenti, ieri come oggi, non hanno alcun motivo di essere, se non sono adeguatamente sostenute da un politico che conta…Buoni…non agitatevi…sapete che è esattamente così. Il manager pagò la cifra calcolata senza battere ciglio, mentre il solerte sindacato suggeriva ai colleghi la possibilità di incardinare una causa, per recuperare anche il pregresso di cinque anni circa…più o meno…ma i sindacati sono abituati a fare le cose perbenino, a calcolare i rischi che corre il lavoratore e a sollevarlo da pesi inutili come l’affannosa ricerca del legale idoneo a rappresentarlo…Il sindacato, in quel caso, pensò proprio a tutto, compreso la scelta di uno studio legale, che si rivelasse all’altezza di un compito tanto delicato… E come avrebbero mai potuto i dipendenti non essere riconoscenti dinanzi a tanta disponibilità?, e poi… sicuramente avranno ricevuto un trattamento di favore…Ma… purtroppo… le grandi e nobili cause dell’umanità, sono sempre state tormentate ed anche questa volta il destino non ha voluto fare sconti e… quando tutto sembrava avviarsi su un percorso lineare… ecco che, come dicono ad Oxford, dalle parti della Politica Imperante e suoi favoriti, “si scassano le bancarelle” e l’Azienda ad Alta Specializzazione di Rilievo Nazionale Sant’Anna e San Sebastiano, viene commissariata…la parabola del manager Annunziata inizia la discesa, verso una realtà diversa da quella che aveva immaginato e sua maestà la Regione, invia un super dirigente, Antonio Postiglione…Dopo una breve fase, burocraticamente turbolenta, il dottor Postiglione si insedia nella sua doppia veste di commissario e dirigente dell’Ente Regione ed inizia a dare un’occhiata alle carte…Apprende così e con una certa meraviglia, che Luigi Annunziata aveva effettuato il pagamento relativo agli straordinari previsti dell’articolo 9…e non solo … un cospicuo numero di dipendenti era in causa con l’Azienda per il recupero del pregresso…e l’Azienda non aveva dato segni di vita…nel senso che qualsiasi azienda avrebbe reagito e si sarebbe appellata …ma il fatto stesso che Annunziata aveva accettato le richieste del sindacato, escludeva a priori qualsiasi reazione legale di conseguenza…Del resto… appare evidente che nessuno dei protagonisti della vicenda, aveva calcolato il rovinoso precipitare del favore politico e la nomina di un commissario. E…Postiglione cosa fa?, torna in Regione, si accomoda alla sua scrivania di mega dirigente, indossa la veste appropriata ed invia una nota a se stesso, commissario dell’Aorn di Caserta, in cui dispone che gli straordinari pagati da Annunziata, dovranno essere restituiti all’Azienda…Ad occhio e croce potrebbe somigliare alla stessa giostrina che fa qualche amministratore della palazzina bianca, in duplice, triplice e quadrupla veste , ma non è assolutamente così…quelle locali rimangono anomalie… Noi riteniamo che questa sia una gran bella storia da raccontare, perché siamo certi, che non tutti ne conoscano i particolari nella maniera giusta, nè i meccanismi automatici che si sono attivati nel tempo…ma, con calma…sincopando i tempi con il ricordo di altre piccole storie, legate al nostro ospedale, ripercorreremo a ritroso la leggenda dell’articolo 9…chiamiamola leggenda va…così infiliamo un pò di romanticismo in mezzo alla vile pecunia…chissà che non riesca a nobilitarla…ma la vedo difficile …Hasta el domingo!