ASL, “TENGO FAMIGLIA”…

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ASL CASERTA buio 150x150 ASL, “TENGO FAMIGLIA”…(f.n.) – Che l’Asl di Caserta sia diventata un luogo vario ed ameno, a carattere “interparentale” è ormai dimostrato…Nella famiglia allargata della sanità locale, nel silenzio assenso circostante, si registrano benefici per “figli & figliastri” e sembra addirittura naturale che il Dirigente del Servizio Controllo Interno di Gestione, del Sistema Informativo, del Servizio sulla Trasparenza e Coordinatore degli Screening, incidentalmente congiunto con uno dei beneficiati, spinga la sua solerzia fino all’acquisto delle opportune attrezzature biomedicali, affinché, oltre al beneficio dell’assunzione, il congiunto goda di giuste agevolazioni nell’esercizio della sua professione, attraverso idonee attrezzature. Va tutto bene finché la memoria non si impenna sui kit per lo screening sul tumore del Colon retto, miseramente scaduti…perché “afferr o’ fridd”…Un minimo di pudore e coerenza, rispetto al mondo terzo, riteniamo siano necessari anche quando il nepotismo è prassi consolidata. Facciamo un passo indietro. Il congiunto del dirigente fu assunto, per il Progetto “Terra dei Fuochi”, di cui era ed è titolare il dirigente stesso, dapprima con un contratto biennale di co.co.pro., poi ai fini della sua stabilizzazione, fu indetto concorso pubblico per n. 3 radiologi che sarebbero in seguito diventati 18 e per utilizzarne la graduatoria in cui, all’ottavo posto, guarda caso, vi era il congiunto del plenipotenziario dirigente dell’Asl. Ora, visto che la carriera del beneficiato dovrà essere destinata al costante sfolgorio, con delibera n. 1021 del 31 luglio u.s., sempre a firma del megadirigente, si dà mandato per l’acquisto di attrezzature per il Progetto “Terra dei Fuochi” per ben 2 milioni di Euro, diciamo 2 milioni…”venghino siore e siori!”. Il Progetto prevede anche lo screening per il tumore della mammella, al quale, in qualità di Radiologo, è parte attiva anche, appunto il congiunto del dirigente proponente. Ora… il megasuperdirigente, visto il cumulo di Servizi che gestisce, mai sottoposti a rotazione da decenni, gestisce praticamente tutto il budget dell’intera Asl,  non dovrebbe, come tutti gli umili servitori di questo Stato, essere sottoposto al  Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici (DPR 62/2013)?, in cui all’Art.6 – Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d’interesse, si afferma “1) Il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado..… Art.7 – Obbligo di astensione. Il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi. Art.13 – Disposizioni particolari per i dirigenti comma 4 Il dirigente cura, altresì, che le risorse assegnate al suo ufficio siano utilizzate per finalità esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali. Art.15 – Vigilanza, monitoraggio e attività formative. 1 – Ai sensi dell’articolo 54, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, vigilano sull’applicazione del presente Codice e dei codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni, i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina. Art.16 – Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice. 1 – La violazione degli obblighi previsti dal presente Codice integra comportamenti contrari ai doveri d’ufficio. Ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute nel presente Codice, nonché dei doveri e degli obblighi previsti dal piano di prevenzione della corruzione, dà luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente, essa é fonte di responsabilità disciplinare accertata all’esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni.

 Un esempio di “conflittualità” in atto all’Asl che può sicuramente fare scuola giurisprudenziale in materia di anticorruzione all’interno di un Ente Pubblico…o no? Hasta la vista!

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