“Infiniti Mondi” Gianni Cerchia presenta la nuova rivista bimestrale

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INFINITI MONDI 238x300 “Infiniti Mondi” Gianni Cerchia presenta la nuova rivista bimestraleCASERTA – VIDEO Le definizioni dell’impossibile e la possibilità universale di raggiungere infine una dimensione aperta, in cui il pensiero possa dichiararsi autenticamente libero, si sommano alle esigenze culturali di una terra che riparte da se stessa, dal basso raggiunto e raccoglie la sfida,  rivendicando orgogliosamente il ruolo di guida verso “Infiniti Mondi”, appunto…La rivista bimestrale diretta da Gianfranco Nappi e Massimiliano Amato è stata presentata ieri a Caserta dal professore Gianni Cerchia, raffinato studioso e docente di Storia contemporanea all’Università del Molise. Temi  universali di fondo come la pace, l’uguaglianza, la difesa dell’ambiente verranno affrontati nella prospettiva del superamento, partendo da una diversa e più intima e concreta consapevolezza degli stessi. Il pensiero di Giordano Bruno, “tremendamente” attuale e spettacolare nella sua possanza rappresenta lo spirito stesso di questa ricerca che vede impegnati nomi di grande prestigio come appunto quello del professore Gianni Cerchia.

L’incipit del primo capitolo, l’introduzione di Giordano Bruno de “L’Infinito, Universo e Mondi” dedicato all’illustrissimo signor di Mauvissiero , forniscono la chiave di lettura del principio indiscusso ed indiscutibile che ha guidato la splendida ribellione di un personaggio eccezionale come Giordano Bruno:

 “Se io, illustrissimo cavalliero, contrattasse l’aratro, pascesse un gregge, coltivasse un orto, rassettasse un vestimento, nessuno mi guarderebbe, pochi m’osservarebono, da rari sarei ripreso e facilmente potrei piacere a tutti. Ma per essere delineatore del campo de la natura, sollecito circa la pastura dell’alma, vago de la coltura de l’ingegno e dedalo circa gli abiti de l’intelletto, ecco che chi adocchiato me minaccia, chi osservato m’assale, chi giunto mi morde, chi compreso mi vora; non è uno, no son pochi, son molti, son quasi tutti…”