Il Ministero degli Interni ha indicato…anzi, imposto la Caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere come Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) degli immigrati, ma consigliere regionale di ‘Campania Libera’ Luigi Bosco non ci sta, e cerca una via di dialogo per una diversa collocazione. Il consiglio regionale che si riunirà quindi lunedì (24 luglio) alle 11, per discutere la mozione. “Così come già ho avuto modo di ribadire – ha affermato il consigliere Bosco – l’ipotesi ministeriale di allocare presso l’ex Caserma Andolfato una sede di Cpr si palesa in forte contrasto con le disposizioni normative nazionali e con le determinazioni assunte in sede di tavolo tecnico in materia di immigrazione. La struttura, infatti, non si trova in siti o aree esterne ai centri urbani, non è validamente servita da collegamenti viari-aeroportuali ed ancora non v’è stato alcun preventivo coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere. La Caserma Andolfato è collocata nel centro abitato, a ridosso di insediamenti residenziali e commerciali, che si trovano anche nel limitrofo comune di Capua”.
“Per questi motivi, – continua il consigliere regionale – attraverso una mozione che sarà discussa nella prossima riunione di consiglio regionale di lunedì 24 luglio, ho chiesto al governatore e agli assessori competenti di adottare ogni opportuna e concreta iniziativa volta ad evitare che il Ministero dell’Interno confermi l’ex Caserma Andolfato quale sede di Cpr. Inoltre, occorre effettuare una più penetrante istruttoria logistica volta ad individuare, di concerto col Governo, un sito che sia sicuramente più rispettoso dei criteri ministeriali preliminarmente individuati”.