DI LORENZO DICE: BASTA!

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IL SINDACO DI PIEDIMONTE PRONTO A QUERELARE CHI LO ACCUSA DI AVER CONTRATTO CAMBIALI ELETTORALI

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Il sindaco di Piedimonte Matese Luigi Di Lorenzo

“Se è vero che nella lotta politica si è adusi ad un linguaggio scorretto, non può in nessun caso essere tollerato che le espressioni degenerino in frasi pesantemente e platealmente sconvenienti e volgari, trasmodando in incivile denigrazione non giustificabile neppure nella vis politica invalsa nelle tensioni politiche – ha dichiarato il sindaco di Piedimonte Matese Luigi Di Lorenzo – Deve essere a tutti chiaro che non è nel mio stile e nella mia cultura di far politica dover far ricorso a operazioni border-line e di dubbia matrice”. Il sindaco Di Lorenzo fa riferimento all’affermazione pubblicata su un quotidiano e contenuta in un articolo in cui si riferisce che Grillo, suo antagonista in campagna elettorale avrebbe dichiarato:  “Siamo convinti che la sanatoria sia una cambiale elettorale con cui la maggioranza consiliare deve fare i conti”. “La povertà di argomenti – continua Di Lorenzo- e la pochezza di idee in cui soffrono la minoranza tutta, non possono essere sostituiti dalla diffamazione e dalla menzogna. I provvedimenti amministrativi, che avrebbero dovuto essere adottati in queste settimane, sono frutto di un percorso politico ragionato e ampiamente anticipato durante la campagna elettorale. Si tratta chiaramente di azioni che sono state illustrate, nelle modalità e nelle motivazioni ai cittadini fin dal primo periodo elettorale. Parlare di “cambiali elettorali” è diffamatorio, offensivo e intollerabile, perché, a differenza di altri, fin troppo abili a muoversi nella penombra e a stringere accordi di incerta natura, io ho sempre improntato e continuerò a farlo, il mio agire politico all’insegna della chiarezza, della trasparenza e della legalità. Pertanto, di fronte all’eventuale reiterarsi di simili affermazioni, anche lesive della mia e della nostra reputazione e della maggioranza tutta, partiranno le denunce-querele per la diffamazione all’autorità giudiziaria”.