CASERTA: PARCO SCHIAVONE…UNA FERITA APERTA

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di Carlo Barberio
7 3 CASERTA: PARCO SCHIAVONE...UNA FERITA APERTAEra il 28 Giugno quando un colorito gruppo di persone provenienti dalle case popolari del parco Schiavone di Centurano irruppe presso la sede del Comune di Caserta , durante un consiglio comunale, per manifestare un grave disagio che si presentava loro da circa dieci caldissimi giorni: la mancanza d’acqua.

Nonostante le modalità pittoresche con cui fu presentato il problema e l’indifferenza iniziale del Consiglio, la questione fu finalmente affrontata e il giorno seguente l’acqua tornò a scorrere anche da i loro rubinetti, e non più solo attraverso le loro pareti…  Qualche settimana dopo mi recai personalmente al Parco, e una volta lì potei constatare che quello dell’acqua era solo uno dei tantissimi disagi che soffocano quelle famiglie; nonostante la parziale illegalità che dilaga in quel luogo, tra case occupate, mancati pagamenti  e attività illecite, ci sono gravi problemi igienici e strutturali che non bisogna né sottovalutare né ignorare, soprattutto in seguito al recente crollo del palazzo avvenuto a TorreAnnunziata.

13 1 300x200 CASERTA: PARCO SCHIAVONE...UNA FERITA APERTALo scheletro dell’edificio di Parco schiavone riversa in condizioni estremamente precarie: fondamenta notevolmente danneggiate, diffuse infiltrazioni d’acqua che riguardano i muri perimetrali e i tramezzi e fessurazioni diffuse presenti sui muri portanti. Tale situazione è ulteriormente aggravata dalla  presenza di alcune famiglie che occupano e distruggono il lastrico solare comune e il piano interrato dell’edificio, normalmente destinato al parcheggio condominiale, accumulando immondizia e rifiuti tossici e abbattendo muri portanti per appropriarsi degli appartamenti adiacenti ai loro.

1 2 300x200 CASERTA: PARCO SCHIAVONE...UNA FERITA APERTADa qui deriva anche la diffusa precarietà igienica che domin in ogni angolo del palazzo, divenendo tana perfetta per le decine di topi che vi si aggirano liberamente.
L’evidente inagibilità dell’edificio dovrebbe esserere pentinamente constatata e dichiarata da un tecnico autorizzato dal Comune, intervento più volte reclamato da alcune persone del Parco e necessario per evitare un’altra tragedia. All’interno di questo drammatico scenario, tuttavia, c’è chi sopravvive con dignità e onestà, lottando quotidianamente da un lato per ricevere assistenza e aiuti dal Comune, e dall’altro per difendere il proprio spazio contro l’inciviltà e i soprusi delle suddette famiglie. Tra queste persone ritroviamo Ines, una ragazza madre che ha invitato me e tanti altri giornalisti per aiutarla a denunciare questa insostenibile situazione.

12 1 300x200 CASERTA: PARCO SCHIAVONE...UNA FERITA APERTAInes paga mensilmente il canone stabilito dal Comune nonostante l’indifferenza dell’Ente,vive quotidianamente con la paura che possa accadere qualcosa alla sua casa o all’intero palazzo, e ogni momento nella speranza di poter essere spostata con la figlia in un posto sicuro e agibile che le consenta di vivere con la dignità che merita.

Ines combatte a viso aperto contro queste persone ,nonostante i rischi che ciò comporta, e affronta in prima linea i rappresentanti del Comune invitandoli ad alzarsi dalle proprie poltrone e a visitare quel Parco che desta così tanta paura anche a chi non l’ha mai visto…
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