DL FISCALE, LANGELLA (Als-Sc): “ORA USCIRE DAI DISASTRI PRODOTTI DALLA POLITICA DI AUSTERITY DECISA A BRUXELLES”

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ROMA – “Ala ha votato a favore del provvedimento fiscale per ragioni specifiche LANGELLA 300x195 DL FISCALE, LANGELLA (Als Sc): ORA USCIRE DAI DISASTRI PRODOTTI DALLA POLITICA DI AUSTERITY DECISA A BRUXELLESe per i significativi miglioramenti introdotti nel testo licenziato dal Governo”. Così, in una nota, il senatore Pietro Langella di Ala-Sc (Alleanza LiberalPopolare Autonomie-Scelta Civica), vicepresidente della commissione Bilancio. “Ne cito alcuni – ha spiegato – le grandi compagnie telefoniche saranno costrette a modificare la loro fatturazione, mettendo fine a quella sorta di tredicesima che si erano regalate a sfavore dei consumatori. Per gli studenti fuori sede saranno previste norme più chiare ai fini dell’assolvimento dei loro obblighi verso l’erario e doverosi benefici saranno, inoltre, concessi ai nostri concittadini già duramente colpiti dal sisma”. “Noi – ha aggiunto Langella – abbiamo, in tal senso, riservato un’attenzione particolare al terremoto di Ischia. È stato detto di tutto su questa località, ma per la prima volta non è stata fatta alcuna differenziazione tra la nostra e le altre regioni. Cito ad esempio i vari condoni edilizi, i condoni fiscali e successivamente alcune normative sul sisma stesso. Abbiamo, se non altro, messo a tacere le solite dichiarazioni, sostenute da alcuni populisti, circa i cittadini di serie A e i cittadini di serie B. Ci sentiamo italiani come tutti quanti”.

“Al di là di questo – ha sottolineato Langella – c’è un dato politico che non può essere trascurato. Dopo molti mesi il pil ha messo a segno un incremento significativo. Doveva essere un motivo di plauso, invece abbiamo assistito, da parte di alcuni esponenti europei, a una nuova reprimenda”. “Contrariamente a quanto pensa la Commissione Ue – ha sottolineato il senatore – noi non nascondiamo le difficoltà in cui vive il Paese, ma siamo convinti che si possa uscire dai disastri prodotti dalla politica di austerity decisa a Bruxelles e imposta agli italiani da governi non legittimati da un voto popolare. Se ne uscirà prima se prevarrà quel forte sentimento nazionale che ci spinge a superare contrasti di natura ideologica a difesa di semplici interessi particolari. “Per riprendere una locuzione cara a Guicciardini – ha concluso Langella – Ala quest’esigenza non solo l’ha compresa, ma con essa è rimasta coerente, nonostante gli insulti e gli ostracismi subìti. Questo nostro voto  suona come un’ulteriore conferma di ciò”.