ASL CASERTA: TERRA DEI FUOCHI O POZZO DI SAN PATRIZIO?

0
  1. di Costantino Beltrami

A che ora? È quello che si chiedevano tanti casertani all’annuncio in radio della megagalattica manifestazione organizzata domenica scorsa al Don Bosco, con Red Ronnie e Massimo Lopez, al fine di sollecitare la cittadinanza a sottoporsi allo screening per la prevenzione del tumore al colon retto. Infatti, l’orario non era contemplato. E già, come potevano i cittadini conoscere l’orario visto che all’ASL di Caserta non si sono degnati di trasmettere ai giornali locali uno straccio di comunicato stampa? Una giustificazione, però c’è, dato che non è stato possibile nominare un Esperto in Comunicazione dedicato proprio al Progetto dell’ASL Terra dei Fuochi. Veniamo a sapere da qualche sindacalista ben informato che di questa vicenda sono state dettagliatamente fatte oggetto di esposto sia la Procura di S. Maria C.V., sia la Procura della Corte dei Conti per un presunto procurato danno erariale e abuso di ufficio. Non a caso il primo Presidente di commissione dell’avviso pubblico per reperire l’Esperto in Commissione si è dimesso, dovendo poi ricorrere ad un altro volontario che, pare, a sua volta ha rispedito tutti gli atti al mittente per non chiare incongruenze sulle modalità del concorso stesso. E da qui il Progetto Terra dei Fuochi comincia ad essere l’occasione ghiotta per diventare Progetto Pozzo di San Patrizio. Non a caso, il Progetto, oltre al “giornalista-comunicatore” per un importo mensile di Euro 3361,00 per due anni rinnovabili, ha previsto e continua a prevedere l’assunzione a CO.CO.PRO, figure come Medici specialisti in radiodiagnostica, in gastroenterologia ed una infornata di programmatori ed operatori informatici a gettito continuo. Basti vedere l’ultima delibera in ordine di tempo, la 1288 del mese di ottobre, pubblicata sul sito dell’ASL. Avvisi pubblici a tempo determinato per 3 radiologi poi trasformati, chissà perché come d’incanto a 15 sfruttandone la relativa graduatoria. Quello scorrimento che ha visto includere il figlio di un noto Dirigente dell’ASL, peraltro Responsabile del Progetto Terra dei Fuochi! Insomma, come nei terremoti dove c’è chi si impoverisce e chi si arricchisce, all’ASL Caserta c’è il sospetto che dietro il pseudo dramma della Terra dei Fuochi qualcuno o più di qualcuno abbia trovato il Pozzo di San Patrizio attraverso fondi regionali dedicato ed attraverso assunzioni per CO.CO.PRO. Come non ricordare, ad esempio, per il Servizio Registro Tumori l’assunzione del figlio di un noto sindacalista? Come non ricordare la decennale condizione di CO.CO.PRO per il Progetto Saniarp del segretario di un certo Menduni? Il Saniarp. Progetto sempre detenuto dal Dirigente del Progetto Terra dei Fuochi, già Dirigente del Servizio Controllo di Gestione, già Dirigente del Servizio Informatizzazione dell’ASL, già Dirigente del Servizio Anticorruzione, già Dirigente del Sito web ufficiale dell’ASL. Insomma, divieto di cumuli di impiego, turno over triennale delle posizioni e quant’altro per l’ASL di Caserta sembrano essere solo specchi per le allodole adottate dall’ANAC e dall’Autorità del garante utili esclusivamente a fornire milionari impianti di badge elettronici, anch’essi gestiti, ancora, da quel pluridirigente del Progetto Terra dei Fuochi. Ora il cittadino che non può conoscere l’orario di una manifestazione, si chiede: ma Mario De Biasio, Arcangelo Correra o Blasotti, devono o non devono anch’essi attenersi scrupolosamente ed applicare quanto prevede l’ANAC? Oppure vale sempre il detto che fatta la legge si trova immediatamente l’inganno? E l’inganno dove sarebbe?