APPUNTAMENTI AL BUIO NELLA CAMERA 431 DI BARBARA ROSSI PRUDENTE

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a cura di Dalia Coronato                                                                                     Video di Gianfranco Carozza

La galleria fotografica a cura di Giuseppe Melone

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La video intervista a Barbara Rossi Prudente

Immaginate di essere in un ascensore con una persona. La prima cosa che si crea in un piccolo spazio condiviso tra sconosciuti è l’imbarazzo. “E se al posto dell’ascensore ci fosse la camera da letto?” ha pensato Barbara Rossi Prudente prima di girare le scene del film “Camera 431”.

Nel 2014 la regista ha iniziato il casting dando così avvio ad un esperimento sociale tra persone che non si sono mai viste prima. Sono stati selezionati cinquanta sconosciuti che – dopo un abbinamento a gruppi di due formatosi attraverso test di psicologia comportamentale- si sono alternati per circa 45 minuti all’interno di una camera d’albergo. Persone comuni si sono esposte per la prima volta al mondo del cinema portando la vita vera sul grande schermo.

La proiezione della pellicola è avvenuta il 7 dicembre al Duel Village alla presenza in sala della regista casertana, autrice di numerosi cortometraggi indipendenti, insieme all’attore Renato Carpentieri, voce narrante del film.

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Barbara Rossi Prudente e Renato Carpentieri (foto di Giuseppe Melone)
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Le attrici di “Camera 431” (foto di Giuseppe Melone)

Barbara Rossi Prudente ha raccontato come è nato il progetto che si è svolto all’interno del “Grand Hotel Vanvitelli” ed ha confessato quanto non sia stato facile far sentire a proprio agio gli sconosciuti una volta entrati in camera da letto. “Per creare sin da subito un contatto tra due persone che si vedevano per la prima volta, abbiamo pensato di far trovare un letto disfatto”, ha dichiarato sorridendo, la regista. Il comporre nuovamente i cuscini e sistemare con ordine il letto è stato l’incipit di una scena che terminava quando iniziavano i dialoghi intimi tra i due sconosciuti.

Una volta rotto il ghiaccio le persone si raccontavano trascurando le telecamere e lasciandosi andare ai ricordi della loro vita. Giovani, meno giovani e giovanissimi partecipanti si sono mostrati senza maschere e senza copione. Sono stati confidati segreti, narrate storie, si sono ascoltati senza giudicare, con dolci sguardi ricambiati sotto la luce di una controllata armonia. I sentimenti, presentati all’interno delle quattro mura, non facevano fatica a venir fuori dalle parole che si scambiavano gli sconosciuti. Le risate, le confessioni e le dichiarazioni venivano esternate senza alcuno sforzo.

La famiglia, gli ostacoli che si affrontano ogni giorno, le difficoltà che si hanno con il rapportarsi agli altri, sono stati il filo conduttore di quei momenti di autenticità condivisi tra i concorrenti durante gli appuntamenti al buio.

 

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Renato Carpentieri (foto di Giuseppe Melone)

Barbara è riuscita a riprendere momenti di tenerezzaha detto entusiasta Renato Carpentieri dopo la proiezione. L’attore ha prestato la sua voce al film, rappresentando l’anima di un albergo spettatore di mille vicissitudini, tanto semplici quanto imprevedibili, così come si presenta la vita.

Il racconto cinematografico ha voluto violare le regole del cinema facendo incontrare la naturalezza dei comportamenti umani esternati senza artifizi e senza apparenza con la grande macchina da presa, dimostrando anche che al giorno d’oggi non ci si spaventa per l’invadenza della tecnologia, ma si resta piuttosto smarriti e disarmati di fronte alla spontaneità dello sconosciuto di turno.

 

La video intervista di Dalia Coronato a Barbara Rossi Prudente video a cura di Gianfranco Carozza

La Galleria fotografica a cura di Giuseppe Melone

https://www.flickr.com/photos/gianfrancocarozzareporter/albums/72157690745428155