OSPEDALE, COLONIA UNIVERSITARIA. FERRANTE SE NE INFISCHIA DEL REPARTO DI MALATTIE INFETTIVE MA NOMINA IL PRIMARIO

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di Francesca Nardi

OSPEDALE OSPEDALE, COLONIA UNIVERSITARIA. FERRANTE SE NE INFISCHIA DEL REPARTO DI MALATTIE INFETTIVE MA NOMINA IL PRIMARIOLa “love story” del Policlinico fatta di tradimenti ed opportunismi di bassa qualità,  ha lasciato molti cuori infranti, soprattutto i cuori di coloro che, improvvidamente, ci hanno creduto…la favoletta che vedeva Facoltà di Medicina e Policlinico a braccetto, per rendere ancora più splendente la realtà virtuale in cui Caserta e dintorni si adagiavano, ha prodotto risultati utili soltanto all’Università stessa, che da decenni pomposamente fa e disfa i destini della Sanità in Campania, prediligendo l’Ospedale di Caserta, con il silenzioso, laddove non sia ossequioso, placet dei manager di turno. La piazza casertana è stata considerata da sempre, una piazza di serie b, dai baroni con il camice longuette,  aperto sul golfino di cachemire e la cravatta di Marinella, tanto è vero che l’università e tutti gli annessi e connessi, compreso il nome, orribile a pronunciarsi,  si è “spiaggiata” come una balena unicamente per questo…Figuriamoci se lor signori lasciavano la Federico II per venire a Caserta…Questo storico breve preambolo è doveroso soprattutto per offrire una spiegazione al rapporto di sudditanza che continua ad intercorrere tra l’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano e l’Università. I baroni universitari continuano a ritenersi i depositari della medicina rivelata e ad interferire “politicamente” sui destini della Sanità Pubblica.  Dopo la nomina del figlio di Raffaele Calabrò all’Uoc di Cardiologia,  passiamo  direttamente all’UOC di Malattie Infettive e tropicali, già regno di Evangelista Sagnelli, che fu, se non andiamo errati, il primo universitario a piantare la bandiera dell’infallibilità sul suolo casertano, battezzando la nascente colonia, che sarebbe diventata la terra promessa di chi altrove, magari, era in esubero,  ma qui sarebbe sempre stato considerato un padreterno…grazie alla nostra stupidità ed all’altrui convenienza. Ma…l’Opus Dei è una solida realtà di cui non si può non tener conto e… Sagnelli come del resto Calabrò, ne erano parte viva ed integrante…tanto è vero che la famosa convenzione tra Ospedale ed Università fu sancita proprio nel periodo in cui Calabrò era assessore regionale. Ma torniamo all’UOC Malattie Infettive, cui dovrebbe essere assegnato di diritto, l’oscar della compiutezza, perché non si fa mancare nulla e da oggi può gridare ai quattro eventi, con smisurato orgoglio, che ha “pure” un primario, ovviamente un universitario…Il reparto nella sua “compiutezza” é “compiutamente” fuori norma, tutto…Un unico ascensore viene utilizzato per i pazienti, per il personale, il trasporto del vitto, i panni sporchi ed il trasporto del resto…sporco…Le stanze sono prive di riscaldamento ed affinché la coreografia astratta, cui sembra rifarsi il grande manager, venga rispettata, vi sono anche i fili elettrici che pendono…Meraviglia delle meraviglie…siamo in attesa che qualche solerte penna piumata invii un comunicato in cui si racconta che qualche paziente dimesso da Malattie infettive, ha scritto al manager per complimentarsi con lui per il trattamento ricevuto…Vergogna! Mario Nicola Vittorio Ferrante detto THE BIG, ha dato un’occhiata al reparto, prima di lanciarsi nell’ennesima delibera che umilia tutti coloro che in quel reparto lavorano da molto prima che lei si esibisse? Cosa ha detto al professor Nicola Coppola, neo direttore dell’Uoc di Malattie Infettive, ottimo docente ma non sappiamo in cosa consista la sua esperienza sul campo? Che cosa gli ha raccontato?, che va tutto benissimo oppure gli ha chiesto tra uscio e porta se per caso si trova due elettricisti spiccioli?, o se per caso viaggia con un tecnico per le caldaie al seguito?…Oppure gli ha sussurrato …”nun te preoccupà…tu pienz a ffa lezione…alla pratica ed al lavoro sporco ci pensano i medici del reparto..fann chest a’ na vita…” E a chi lavora davvero da una vita in un  reparto tanto impegnativo, a chi avrebbe avuto il diritto di aspirare lei che cosa ha detto? Ma tutto sommato….Mario Nicola Vittorio Ferrante THE BIG, che nel suo discorso di Natale ha commosso tutti coloro che non potendo reagire hanno pianto,  si sarà accorto che all’interno dell’Ospedale c’è un reparto di Malattie Infettive?, sicuramente non lo avranno informato altrimenti De Luca sarebbe passato di lì…Mario Nicola Vittorio Ferrante? Sveglia!

3 Commenti

  1. Chiedo scusa ma lei conosce di persona qs futuro primario che è citato nel suo articolo? Ho l’impressione che lei parta prevenuta. Su quali basi si appoggia questo suo giudizio?

    • Gentile Carolina, le rispondo volentieri ma non sarei tenuta a farlo con coloro che a differenza di me, non si firmano in maniera riconoscibile. Evidentemente lei non ha letto con attenzione il mio articolo ed è un vero peccato, perché la conoscenza parziale dei fatti seguita da un giudizio troppo frettoloso, fa di lei una persona prevenuta. Infatti io non mi esprimo sul valore professionale del professore Coppola e come potrei?, ma contesto il metodo, il solito metodo che ha caratterizzato nel tempo la gestione della Sanità ad uso e consumo dei potenti di turno. Il vincitore di un concorso in piena regola, bandito secondo criteri di trasparenza, con una commissione super partes, chi potrebbe contestarlo? Non mi pare sia quello che è avvenuto…quindi: 1°) quando si commenta un articolo è corretto firmare; 2°) ho il diritto di contestare un metodo che considero irregolare e clientelare ed ho il dovere di farlo a nome di chi non ha voce; 3°) è sempre opportuno conoscere i termini di ciò che si contesta, altrimenti si rischia di non sortire l’effetto desiderato.
      Saluti e grazie per l’attenzione che ci ha riservato.
      Francesca Nardi

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