OSPEDALE, EMODINAMICA, CONCORSO ANNULLATO… FERRANTE! ALMENO FINISCI I LAVORI…

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di Francesca Nardi

Ahiahiahi,  il  direttore generale dell’Aorn pare sia stato costretto a revocare la delibera 333 del 15 giugno 2016, relativa al concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di due posti di dirigente medico – Discipline cardiologiche, riservato a professionisti con comprovata esperienza in emodinamica, diagnostica ed interventistica da assegnare alla UOC Cardiologia interventistica…e la motivazione pare risieda nel fatto che il nostro fulgido direttore megagalattico Mario Nicola Vittorio Ferrante, avrebbe ricominciato  a “pazzià” con lo scorrimento delle graduatorie di Avellino e questa volta lo avrebbe fatto, (brutti, maligni, sporchi e cattivi dicunt) il figlio di un noto dirigente medico dell’Ospedale, noto sempre nell’ambito delle discipline cardiologiche…la cosuccia, trasudata dalle maglie del “faccio tutto zittu zittu”, avrebbe fatto giustamente imbestialire alcuni medici, che hanno presentato ricorso…da qui l’annullamento probabile del tutto…Da qui…è appena il caso di evidenziare che: “nun s’mparan maie!” Sia detto, sempre senza nulla togliere, alle capacità o persino al genio dei “figli di”…ma è il principio che conta e che suona in fronte, con giusta ragione, agli orfani di fatto. Ferrante the big dovrebbe cominciare  a pensare alle cose serie, una a caso, il reparto di malattie infettive che cade letteralmente a pezzi, ma invece di provvedere a mettere a norma il tutto, anche perché… se punge vaghezza ai Nas di fare una “promenade” in loco, il Ferrante the Big sarà costretto a danzare sulle punte con piroetta finale e gorgheggiare “amami Alfredo” per distrarre l’attenzione degli agenti e non è detto che ci riesca…Inoltre, a proposito di cose non fatte e di punti interrogativi…cosa si aspetta a portare a termine i lavori nel lato ovest del padiglione F? Le impalcature sono diventate parte integrante dell’arredo…Forse è appena il caso di ricordare che il finanziamento da parte della regione Campania relativo alla rimodulazione degli interventi previsti dall’articolo 20 della legge 67/88, risale al 2002 ed ammontava a circa 27 milioni di euro, ripartiti tra lavori di ristrutturazione ed arredi e attrezzature…Ci vollero cinque anni per mettere insieme un progetto e per farlo approvare…siamo nel 2007,  17 milioni e dispari da destinare alla ristrutturazione parziale dell’Edificio F…Per i successivi dieci anni, la burocrazia, i ricorsi, i mancati pagamenti, le verifiche, le nomine, le autorizzazioni, le delibere,  le perizie  e le varianti sono stati i protagonisti della solita rappresentazione burocratica, sulla quale si è sparso a dovere il sale dell’incapacità ed il pepe della convenienza,  che continua a mortificare i pochi capaci ed animati da coscienza e buona volontà, che pur ci sono, nonostante tutto. Ma…non finisce qui… Scusate…ma i 27 milioni di euro dove sono?, quanto è stato speso?, cosa è stato fatto?, e ciò che non è stato ancora fatto quando si farà?, e quella voce che narra di una nuova richiesta alla Regione di circa 700 mila euro “che vor dì?”