A PENSAR MALE SI FA PECCATO MA…

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il bagatto 400x400 1 150x150 A PENSAR MALE SI FA PECCATO MA...“A pensar male del prossimo si fa peccato ma si indovina” la citazione famosa attribuita erroneamente a Giulio Andreotti, ma che in realtà appartiene a Pio XI, rimane una di quelle tra le più calzanti che si possano adottare in questo periodo storico, dove la mediocrità e il malaffare la fanno da padrone. Per carità, lungi da noi il pensiero di indossare l’abito candido dei duri e puri, ci mancherebbe altro, ma un minimo di ragionamento su quello che ci accade intorno lo dobbiamo pur fare, e senza andare nemmeno troppo lontano, tanto … tutto il mondo è paese!

Sicuramente dopo aver letto questo articolo, qualcuno ci potrà tacciare di aver stravolto la realtà, di aver fatto fantapolitica, di aver lavorato di fantasia, ma troppo spesso la più fervida fantasia assomiglia sempre di più alla realtà dei fatti. Il periodo elettorale macina notizie con la stessa velocità con cui si mangia un panino al fast food, ora dopo ora le notizie si susseguono, e quello che è stato lanciato come news un’ora fa adesso non è più attuale e non fa notizia. Questo è il momento ideale per fare gli inciuci, proprio quando si è bombardati da informazioni e non si fa nemmeno in tempo a metterle in collegamento, a tracciarne un fil rouge che le colleghi l’una all’altra. Insomma, si viene travolti, ed erroneamente si ha la convinzione di conoscere, mentre invece la realtà ci scivola addosso senza riuscire a permeare dentro di noi ed attivare le sinapsi, così da favorire un minimo ragionamento.

Ogni azione messa in campo dall’uomo politico, dall’associazione di categoria, dal gruppo di pressione, è figlia di un accordo, di uno scambio di favori, di un inciucio. Non è detto che si tratti sempre di qualcosa di illegale, ma che magari favorisca l’uno anziché un altro questo è sicuro. Alcuni comportamenti, su temi importanti, come del resto certi silenzi inspiegabili sono quasi sempre dettati non dalla poca attenzione, ma da una specifica volontà di non accendere i riflettori su una determinata questione. Qualcuno affermerà che questa affermazione è scontata, lapalissiana. Ma quante volte su argomenti scottanti non ci soffermiamo a leggere i comportamenti e le azioni compiute da ogni singolo attore? Se lo facessimo, ci ritroveremmo ad assistere ad una partita di poker, dove tra puntate e rilanci, a volte qualcuno fa passo, rischiando di non vincere, ma nemmeno di perdere, così solo per convenienza. Oggi che gli ideali se ne sono andati a farsi friggere, la trasversalità è stata sdoganata, l’inciucio è all’ordine del giorno, il patto di non belligeranza in cambio di una “tranquillità” politica è una prassi consolidata, il do ut des è cosa fatta, e questo accade quotidianamente sotto i nostri occhi assuefatti dalle cazzate che ci propinano in continuazione, attraverso i veicolatori di notizie come i social, quasi questi fossero una sorta di tranquillante per portarci in uno stato di narcotismo virtuale. Perciò non vi fermate alle apparenze, dubitate di tutto e di tutti.

Dubitate gente … Dubitate.

Il Bagatto