OSPEDALE, LA DIREZIONE UMILIA LE ADDETTE ALL’URP

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(f.n.) – Se qualcuno volesse, in un estremo patetico tentativo di nascondere le proprie responsabilità sotto la polvere umidiccia, che fa mostra di sé negli angoli semibui degli sterminati corridoi ospedalieri, attribuendo al nostro presunto “non avere niente da fare” , il vezzo di parlare “avvacante”, sarebbero sufficienti proteste e reclami ufficiali per “scotoliare la polvere di cui sopra e consentire alla Reverendissima Tetta dei Miracoli, di andare a riappropriarsi delle stesse, facendo attenzione agli scrosci d’acqua che provengono dal soffitto?,  fatto questo…sarebbe addirittura naturale prendere atto che in questo “fatale” interregno, che marca il passaggio epocale tra Azienda Ospedaliera ad Alta Specializzazione ed Azienda Ospedaliera Svedese, il personale è allo stremo, la struttura stessa sta dando segni di grave cedimento, i bagni sono lerci, persino le sedie sono traballanti, il centro di prenotazione non funziona e denunce e proteste dell’utenza aumentano pericolosamente. Nella settimana che volge al termine, l’Urp ha ricevuto quattro denunce di malasanità…All’interno di una A.O. di tipo “normale” il direttore avrebbe chiamato a rapporto i diretti responsabili dei disservizi citati e denunciati ed avrebbe, sibilando nella maniera giusta e soprattutto diretta, provveduto a porre in essere azioni e provvedimenti atti a far diventare soltanto uno spiacevole ricordo sperduto nel tempo, il disservizio. NO!, nella futura Aos, Santa Tetta della Sanità, si strappa dalla testa l’aureola profumata di gelsomino, se la mette sotto ai piedi, la calpesta, la rinnega ed offrendo alla fortunata platea, lettura di classe ed eleganza dialettica, si dà ad infierire contro le malcapitate addette alle relazioni con il pubblico, che si erano macchiate del delitto imperdonabile di avere registrato diligentemente le proteste degli utenti…Ma non finisce qui, perché l’Unta dagli Dei, atterrando in una splendida spaccata dopo un triplice salto mortale in fantasyland, accusava le addette, di avere istigato gli utenti a presentare la denuncia. Ebbene, in una A.O. dove il Tribunale del Malato ha perso l’abitudine di denunciare, la direttrice sanitaria  si consente il lusso di accusare di sabotaggio le dipendenti che fanno il loro lavoro, evidentemente in una maniera che alla signora di cui sopra, risulta sconosciuta…E’ appena il caso di ricordare a Brahama, a Visnu ma soprattutto alla moglie di Shiva, che se cade un paziente dalla sedia…il risarcimento danni sicuramente non graverà sul loro aureo bilancio …ma…che ne parlamm a’ ffa…Buona domenica