CONSIGLIO COMUNALE E DIGESTORE, SPERANZA PER CASERTA SPEDISCE GLI ATTI A CANTONE E ALLA CORTE DEI CONTI

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CONSIGLIO CASERTA CONSIGLIO COMUNALE E DIGESTORE, SPERANZA PER CASERTA SPEDISCE GLI ATTI A CANTONE E ALLA CORTE DEI CONTI
VERBALE CAPIGRUPPO

CASERTA – In merito al comportamento assunto, durante l’ultimo consiglio comunale, dal gruppo di Speranza per Caserta, il coordinamento del movimento esprime la massima soddisfazione per la scelta di abbandonare l’aula. Chiare sono state le parole pronunciate dal capogruppo del Partito Democratico durante la conferenza dei capigruppo. Si legge nel verbale “Boccagna precisa di non ritenere utile riportare in consiglio la discussione sull’impianto di digestione anaerobica”. Il non voler parlare dei problemi della città e il non tenere consigli comunali neanche quando si presentano mozioni che, non a discrezione del capogruppo del Pd e del presidente De Florio, sono importanti per la collettività è il più chiaro e manifesto segnale che i consiglieri comunali di maggioranza, nel confermare la loro odiosa indifferenza alle problematiche ambientali (la mancata bonifica dell’area vasta di Lo Uttaro, l’impegno tradito con i casertani sulle cave, come pure l’aver tollerato e sostenuto l’insediamento di un’industria insalubre nelle immediate vicinanze del sito Unesco di San Leucio) non hanno intenzione di fare un passo verso il bene comune. Lo dimostra anche il fatto che negli ultimi due anni troppo spesso il consiglio non riesce a garantire nemmeno il prosieguo delle attività nel pomeriggio a causa delle assenze dei consiglieri. Lo dimostrano il funzionamento delle commissioni consiliari, convocate ogni giorno con regolari gettoni di presenza, di cui nessuno avverte risultati produttivi ed utili per la città (funzionamento contro cui SpC si è sempre fortemente opposta). Un clima di irregolarità che dovrebbe preoccupare, primo tra tutti, il Prefetto di Caserta. Questo atteggiamento, da parte di consiglieri abituati da troppi anni a stare in maggioranza saltando da destra a sinistra e viceversa, rende il capoluogo di Terra di Lavoro un Comune, di fatto, non amministrato. Esiste un sindaco che procede spedito come un treno contro tutto e contro tutti, dai suoi concittadini alle sue stesse dichiarazioni alla posizione delle comunità vicine. “È vergognoso che i casertani debbano pagare da anni il massimo delle tasse per mantenere una pletora di consiglieri comunali e assessori di cartapesta – dichiara il coordinatore Michele Miccolo – È vergognoso che il capoluogo di provincia sia abbandonato a sé stesso in balia di tecnici che hanno dimostrato ampiamente, in questi venti anni, di non essere in grado di garantire il corretto funzionamento del Comune. L’impianto di rifiuti per il trattamento dell’umido che il sindaco Marino vuole realizzare è un pericolo per gli abitanti di 5 Comuni e per lo sviluppo turistico nell’area della Reggia e il tentativo del Pd e della maggioranza di silenziare il dibattito è stato vergognoso. Speranza per Caserta si unisce alla battaglia dei sindaci contro Marino e scriverà al presidente dell’Anac Raffaele Cantone per inviare all’autorità anticorruzione tutta la produzione di atti amministrativi del Comune relativi alla questione digestore. Allo stesso modo segnaleremo alla Corte dei Conti i doppi incarichi progettuali e delle indagini geognostiche effettuate, per ben due volte a distanza di pochi anni, sempre foraggiando i soliti noti con i soldi dei casertani. Il sindaco Marino si faccia il segno della croce: se pensava che bloccare il Consiglio comunale gli sarebbe bastato per realizzare i suoi insani propositi si dovrà ricredere. La battaglia continua e sarà l’amministrazione comunale di Caserta ad uscirne sconfitta”.

 

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