PRIMA ESPOSIZIONE ITALIANA PER IL FOTOGRAFO KYLE THOMPSON ALLA REGGIA DI CASERTA

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di Dalia Coronato

La Reggia borbonica apre le porte al ventisettenne statunitense Kyle Thompson, giovane star emergente della fotografia moderna, qui in Italia per la prima volta. In collaborazione con la galleria aA29 Project Room, Milano/Caserta, la mostra a cura di Gabriela Galati presenta una fotografia concettuale, dove gli autoritratti dell’artista italiano sono spesso al centro della scena.

La fotografia di Thompson nasce lontano dai sobborghi di Chicago, quando sin da giovanissimo inizia ad esplorare luoghi urbani ed incontaminati. Le aree industriali- incorniciate ed esposte all’interno delle sale del palazzo reale – raffigurano nel dettaglio una natura artificiale rappresentata in un contesto preesistente. Il progetto dell’artista può riassumersi nell’intento di ricercare spazi inalterati dall’autore e violati dall’uomo, dove la natura resiste incontrollata. L’elemento dell’acqua, immortalato più volte, rappresenta un sipario che divide l’ambiente naturale, il creato dalla civiltà e dal progresso.

Nell’opera “Hand” Le mani che si toccano quasi, si cercano, mentre fuoriescono da un lago infangato, sono l’esempio di una natura che lotta per sopravvivere in un mondo dissipato. Le foto più che surreali sono definite dall’artista romantiche, apparentemente oniriche per le ambientazioni ricercate e forse anche per i colori freddi che tracciano un contorno ed alterano la realtà circostante. La distanza che si cela dietro l’osservazione esterna si riversa nell’intima visione che lega l’osservatore sensibile, all’occhio fotografico di Kyle Thompson. il ritratto della sua figura esile, dalla pelle chiarissima viene intrecciata ad un albero, di cui si vedono solamente esili rami e poche foglie, segno di una fragilità emergente che non vuole nascondersi dietro la forza della natura.

La solitudine, l’io che si sottomette alla natura, l’abbandono eterno, sono sensazioni che si riflettono attraverso i luoghi, le luci e gli oggetti scelti dall’artista contemporaneo al fine di riportare frammenti di vita vissuta e sogni dal sapore amaro.

La mostra sarà visibile fino al 4 giugno 2018.