di Giovanna Longobardi
CASAGIOVE – Si sono spalancati i cancelli del Quartiere Militare Borbonico, stavolta per dar vita all’interno degli spazi del cortile principale ad un incontro diretto con la popolazione sui temi della disabilità e dell’azione politica messa in campo a livello regionale. Nella giornata di venerdì 1 giugno, infatti, la delegazione del Meet up casagiovese M5S ha accolto nell’agorà casagiovese il consigliere regionale del Movimento pentastellato, Luigi Cirillo, per far conoscere alla cittadinanza quali sono le funzioni affidate al Garante dei disabili. Una nuova figura istituzionale di cui lo stesso consigliere si fa promotore e, ancor più portavoce, pronta a garantire la piena attuazione dei diritti sanciti dalla normativa nazionale e dalla Convenzione ONU. La proposta di legge è stata depositata proprio dal consigliere Luigi Cirillo in Consiglio regionale Campania, che ha dato il via libera all’unanimità al testo unificato. “La figura del Garante è fondamentale – ha dichiarato Cirillo – a lui faranno capo le attività di promozione, informazione e tutte le iniziative per divulgare oltre le sedi istituzionali i cambiamenti normativi, le campagne di sensibilizzazione e la formazione e l’aggiornamento di operatori di settore”. Il filo diretto tra la rappresentanza politica e i cittadini, nodo fondamentale del Movimento, all’interno della proposta di legge di Cirillo viene rafforzato dalla possibilità che verrà data ai soggetti con disabilità di segnalazione, attraverso il sito della regione Campania, quando subiscono una lesione dei propri diritti o anche per evidenziare la presenza insistente di barriere architettoniche in luoghi di pubblico accesso. Un incontro che ha registrato una sentita partecipazione e che ha toccato ad ampio raggio tutte le criticità condivisibili sia sotto il profilo sanitario che strutturale urbano e dei servizi alla persona, raggiungendo così la mission prefissata. Tra gli interventi dei liberi cittadini è stata raccolta, in particolare, la testimonianza di una giovane donna che da anni assiste la sorella cerebrolesa sin dalla nascita; un coming out inedito e improvviso che ha dato voce a coloro che si trovano a dover vivere un calvario quotidiano dovuto anche alla non risposta, per non dire all’assenza totale, degli enti sanitari preposti e che si è sentita anche rispondere da un operatore sanitario “se tuo padre è in pensione può assistere lui tua sorella!”. Parole come macigni che hanno reso ancora più urgente un esame di realtà.
L’intervento del consigliere Cirillo è stato avvalorato dal neosenatore Agostino Santillo che ha definito nello specifico l’importanza del PEBA (Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche): uno strumento di gestione urbanistica ideato per pianificare gli interventi necessari al fine di rendere fruibili e accessibili gli spazi e gli edifici pubblici ponendo come obiettivo quello di migliorare qualitativamente la vita delle persone con diversabilità. Presenti al dibattito come auditori gli ex sindaci Giuseppe Vozza, Elpidio Russo e Michele Crocco, che con la loro presenza hanno dimostrato una grande vicinanza ai problemi dei singoli cittadini e un grande senso civico. Assente ma non con il cuore la referente regionale A.N.I.E.P. Adele Di Gioia, che ha trasmesso i suoi saluti e il suo plauso per il meeting auspicando che sia un valido inizio per attivare una linea d’azione programmatica a favore delle fasce più disagiate. “Strano, ma vero!” il vuoto della componente politica casagiovese in carica, sia in forza maggioritaria che minoritaria. Verrebbe da chiedersi perché a nessuno stavolta interessava il rito formale dei saluti nell’accogliere un neosentaore della Repubblica e un consigliere regionale? E ancor peggio… mancavano all’appello proprio coloro che nel marzo scorso hanno accresciuto il loro livello di autostima in pubblico sbandierando la LORO sensibilità di alto grado verso le fasce dei disabili promuovendo un progetto denominato “Mobilità Garantita”. Forse pe lor signori, l’incontro organizzato dal Meet up di cittadini attivi di Casagiove non era un luogo consono per far sapere che l’Ente comunale sta emettendo da poco i primi vagiti in merito? O forse nessuno si è voluto prendere la briga di spiegare perché non si è ancora provveduto a togliere dal “fuori uso” l’ascensore allocato presso il Quartiere borbonico previsto proprio per chi è costretto a muoversi in carrozzina? Ci aspettiamo che magari, non avendo risposto nemmeno agli inviti ricevuti, qualcuno ci dia risposta adesso.
L’incontro è stato magistralmente moderato da Daniela Rettore che ha sottolineato il valore preponderante dell’informazione e della comunicazione; incipit ineludibile per poter attivare un proficuo dialogo tra le parti, perché – aggiungiamo noi – i problemi seri non hanno appartenenza politica.
