SALVATORE TREPICCIONE: UN UMILE E MODESTO SERVITORE DELLO STATO

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SAN PRISCO – Una settimana dopo la sua dipartita, Salvatore ha lasciato nello sconforto totale la moglie Maria e i due figli Giuseppe e Fabio, mentre la nipotina non riesce a convincersi che il nonno è volato in Cielo perché il Signore aveva bisogno di un Angelo. Negli ultimi giorni è stato cosciente al massimo e nessuno dei familiari poteva pensare solo per un istante che questo onesto servitore dello Stato poteva lasciare questo mondo. Ai suoi funerali, celebrati da don Marco Pascarella, lunedì 11 giugno, erano in tanti i colleghi che lo hanno voluto onorare, da Merola a Cristillo, a tanti altri che avevano lavorato con lui al Commissariato di Santa Maria Capua Vetere; sui loro volti si leggeva lo sconforto perché Salvatore era un UOMO di grande fede e non si rassegnava mai di fronte alle difficoltà della vita che lo avevano visto protagonista, sia sul lavoro che in famiglia. Colei che gli dava conforto e non lo lasciava mai, era la figlia di Giuseppe, una bambina che in chiesa non riusciva a trattenere le lacrime e la nonna Maria ha dovuto abbracciarla e sussurrarle nell’orecchio che il nonno stava sempre con loro. Qualche suo amico studente della quinta elementare nell’anno 1962, che condivideva con Salvatore l’ultimo banco, al plesso di Viale Trieste, classe il cui Maestro era il fiduciario, Franco Picena, lo ha voluto ricordare così:” Il gigante buono ci ha lasciato”. Salvatore non amava i gradi nella Polizia di Stato, lui diceva sempre che era uno dei tanti servitori della legalità che si guadagnava lo stipendio onestamente per mandare avanti la famiglia. Trepiccione è stato anche uno degli artefici del Circolo di Via M. Monaco “Giovani Fans” perché amava vedere i ragazzi giocare al calcio, insieme a mister Cecere di Casapulla, un altro collega in pensione da alcuni anni, con il quale vi era stimo e rispetto reciproco. Preciso ed esigente quando si trattava di tutelare i cittadini nei confronti delle amministrazioni comunali e sempre in prima fila con l’amico Gabriele a presentare istanze al Comune per avere risposte in tempi brevi, specialmente sul tema ambientale e dei rifiuti nell’area adiacente all’uscita della superstrada Maddaloni-Santa Maria Capua Vetere, la zona di Via Funari ove si era trasferito ultimamente, dopo essere stato per anni in Via P. Nenni.

Tacco di Ghino