di Giovanni Calice
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Tutti rimandati a settembre, come a scuola. Nel procedimento penale che vede sette indagati fra cui ex sindaco, dirigenti amministrativi comunali del Comune di Santa Maria Capua Vetere, faccendieri e imprenditori della provincia di Caserta bisognerà aspettare a settembre se non a dicembre quando gli avvocati difensori avranno concluso tutte le discussioni per i loro assistiti. Intanto il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti.
Ha avuto un gran da fare il giudice unico delle indagini preliminari, il dotto Sergio Enea, che ieri ha dovuto decidere anche sulla revoca della firma a carico dell’ex sindaco Biagio Di Muro che dopo essere stato raggiunto dal provvedimento della misura restrittiva della libertà personale, è stata immediatamente revocata la misura, sostituendola con l’obbligo di firma con un nuovo provvedimento da parte del giudice delle indagini preliminari Alessandra Grammatico, era il 1° dicembre 2017. È successo tutto in poco tempo dopo l’interrogatorio, dove anche il gip si era resa conto che le dichiarazioni erano abbastanza esaustive nel novembre 2017 e così adotto una misura diversa. Stavolta gli avvocati Emilio Maddaluna e Giuseppe Stellato sono ritornati a chiedere una misura meno afflittiva e diversa con la revoca dell’obbligo di firma che hanno ottenuto stamattina dopo aver depositato la richiesta nel corso dell’udienza.
E’ inutile affermare che ciò che è accaduto nel corso dell’udienza dovrà in ogni caso essere accolto dal gip dottor Enea agli inizi di settembre e a conclusione dell’udienza preliminare il quale dovrà decidere su una costituzione di parte civile abbastanza dubbia del comune di Santa Maria Capua Vetere, perché essendo la contestazione sugli appalti dei servizi sociali del comune sammaritano, doveva essere l’Ambito con tutti comuni facenti parte a costituirsi parte civile. Quindi tutto rimandato a settembre 2018!!