SESSA AURUNCA – Nel gennaio 2018 l’Amministrazione comunale procedeva alla soppressione dell’Avvocatura civica (delibera n. 338 del 22/12/201), retta dall’Avvocato Massimo Iodice, istituendo il servizio Contenzioso all’interno del settore Affari Generali. Successivamente, nel consiglio comunale del 10 marzo 2018, la maggioranza approvava il regolamento per l’affidamento degli incarichi del Comune ad avvocati esterni tramite short list.
Il 29 marzo il TAR Campania (Sezione Quinta), accogliendo il ricorso dell’avvocato Iodice, ha stabilito la sospensione del provvedimento di soppressione del Settore dell’Avvocatura Civica fissando per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 23 ottobre 2018.
Oggi, 28 giugno, si è espresso anche il Consiglio di Stato (Ordinanza n. 2999/2018) che ha confermato la sospensione cautelare della delibera n. 338 del 22/12/201 avente ad oggetto la “modifica della struttura organizzativa dell’Ente” con la quale si sopprimeva l’Avvocatura civica.
In pratica l’Amministrazione comunale, allo stato, dovrebbe ripristinare il Settore Avvocatura Civica ottemperando all’ordinanza del TAR Campania.
In attesa del giudizio di merito circa le ragioni che hanno portato alla soppressione dell’importante Settore, nonostante dall’esito della doppia fase cautelare si ravveda un “fumus” circa le ragioni del ricorrente,
come Gruppo politico SI – LeU Angelo Vassallo sentiamo di ribadire le nostre osservazioni sulla inopportunità di sopprimere l’Avvocatura Civica, già espresse in maniera chiara durante il Consiglio comunale del 10 marzo 2018. A tal proposito riportiamo un estratto dell’intervento letto in aula dal ns capogruppo, il consigliere Domenico Bevellino:
“Di caratura più consistente e meno localistica, a nostro avviso, sarebbe la soluzione di ripristinare il settore dell’Avvocatura civica ponendo però a concorso la posizione apicale, affidandola, in tal modo, a professionisti dal curriculum consolidato (ammesso e non concesso che chi ha ricoperto fino ad oggi tale incarico non abbia dimostrato di essere in possesso di tali requisiti), in grado di risolvere la maggior parte del contenzioso dell’Ente, limitando l’utilizzo delle consulenze esterne solo ai casi più complessi e comunque prevedendo un apposito e congruo capitolo di bilancio a copertura del servizio. Per quanto argomentato, ci asterremo ma saremo ben disposti ad una riflessione comune qualora si andasse nella direzione proposta.”
Oggi ci potrebbero essere dunque i presupposti per quella riflessione comune.
Invitiamo, pertanto, l’Amministrazione a riattivare l’Avvocatura Civica, secondo le modalità suggerite, in modo da ripristinare i criteri di efficacia, economicità ed efficienza.
A suffragare questa nostra posizione sono i tanti e concreti esempi di Amministrazioni che hanno addirittura provveduto a potenziare il Settore dell’Avvocatura civica: ad esempio Aversa che ha raddoppiato l’organico.