NAPOLI – “Da domani 15 famiglie napoletane finiranno in mezzo alla strada per colpa delle pizze ‘a portafoglio’, non consumate dai clienti a tavolino”. A rendere nota la vicenda è l’avvocato Angelo Pisani, legale del franchising Rosso Pomodoro, attraverso un comunicato. “Il ristorante Rosso Pomodoro del Centro Commerciale di Casoria (Na) – spiega Pisani – alla luce di una decisione del Tribunale di Napoli Nord, di fatto è stato sfrattato dai locali dove esercitava la sua attività commerciale e da domani 15 dipendenti saranno disoccupati”. Secondo l’avvocato Pisani, “i giudici hanno sposato ‘in toto’ una richiesta di sfratto del locatore per una inesistente ‘violazione del contratto della categoria merceologica”. Per il locatore, infatti, la nota marca di franchising avrebbe venduto pizze da asporto e a portafoglio senza esserne autorizzato. Ma secondo Pisani “non è possibile obbligare i consumatori a mangiare seduti. Fortunatamente non può imporlo nessuno visto che non lo prevede la legge”.
“Ricorreremo a tutte le autorità competenti, finanche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – assicura l’avvocato – perché non è tollerabile che in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, un’attività commerciale che paga regolarmente le tasse, diecimila euro di affitto dei locali ogni mese e che conta quindici dipendenti debba chiudere i battenti per un capriccio. Secondo la disposizione del Tribunale, pertanto, ogni ristoratore dovrebbe offrire ai suoi clienti soltanto un servizio di ristorazione in loco. Si creerebbe, così, un precedente giurisprudenziale rivoluzionario e dannoso per tutto il settore della ristorazione oltre che per i consumatori”.
