OSPEDALE, PRESUNZIONE & MALAFEDE

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(f.n.) – Segnaliamo alla direzione strategica dell’Aorn, che è arrivato il momento di lasciare le “sudate carte” e dare un’occhiata ai verdi pascoli di facebook…un campus popolato da maratoneti della fedeltà…veri e propri culturisti del “battiam battiam le mani che arriva il direttor”, mancano soltanto i palloncini colorati e le bandierine…Peccato che la foga di apparire, diventi talvolta una sorta di scia scivolosa come la bava di una lumaca, sulla quale si slitta miseramente, trascinando nel delta magmatico anche l’indifendibile, quella strana accozzaglia di porcheriole che a tutti i costi si vorrebbero difendere, a dimostrazione della predisposizione a servire. E’ appena il caso di sollecitare, ovviamente dalla direzione e non dai suoi surrogati, una risposta che sia chiara e precisa, una replica sensata e  corretta  a dimostrazione che… non è vero che i pazienti in attesa di sottoporsi alla chemioterapia sostano nell’atrio senza un minimo di privacy… che non è vero che l’unica accoglienza che ricevono è quella delle signore dell’Avo…che non è vero che coloro che hanno bisogno della toilette, devono entrare nel reparto…che non è vero che “l’unico” psicologo aziendale può fare consulenze esclusivamente ai pazienti ricoverati…che non è vero che la psicologa dedita ai pazienti ambulatoriali, è stipendiata dall’Ail attraverso il progetto “Valentina”…che non è vero che i medicinali chemioterapici in uso all’Aorn di Caserta, siano preparati all’esterno della stessa Aorn…che non è vero che tale situazione sia scandalosa, antieconomica e pericolosa, soprattutto se non vengono attuate e rispettate le procedure previste per il trasporto…ed infine …che non è vero che sia emotivamente devastante per un paziente, che deve sottoporsi alla chemioterapia, aspettare o rinviare l’appuntamento fissato…che non è vero che l’attesa di tre ore, seduti su una sedia, assieme ad altri nelle stesse condizioni stressanti, non faccia venire un nodo alla gola…ma forse voi assieme ai vostri pasdaran di periferia, siete impermeabili anche a questo. Sarebbe opportuno che qualcuno si mettesse per un attimo nei panni di chi attende su una sedia e magari rischia di dover tornare il giorno dopo, perché il medicinale non c’è… e capirebbe senza alcun dubbio l’entità della responsabilità etica e morale, sia della direzione sanitaria che dei due primari interessati. Una risposta chiara e precisa sarebbe utile… magari …appena avete finito di smacchiare i rinoceronti…perché le chiacchiere tipo avvocato dello studio Paglietta &Associati dietro al Vicolo in Viaggio di Piacere attraverso fb, fanno ridere i polli…E tanto per rimanere in tema e sempre nella speranza di essere compresi e non fraintesi, perché qualcuno, nella foga di sbattersi il petto, capisce fischi per fiaschi…è appena il caso di chiedere a lor signori dalla punteggiatura libera…ma…viene mai in mente a qualcuno dei sanitari di affacciarsi nell’atrio e chiedere se per caso le persone in attesa stanno bene, hanno caldo, hanno freddo…ricordarsi magari di essere “persone”… se per caso è stato mai preparato un questionario sul servizio…orrore… giammai!, a  proposito…a che punto sono i lavori per l’allestimento della camera bianca per la preparazione dei medicinali chemioterapici?, …ma… architetto Patitucci del Tritone Imperatore, visto che continua a “nicchiare” sulla vasca dei pesci rossi, vorrebbe dedicarsi cortesemente a far luce sulla camera bianca?, eppure… pare che gli addetti alla farmacia avevano preparato il capitolato parecchio tempo fa…vuoi vedere che…ma no…dai…non è possibile…possibile?, vuoi vedere che il Gran  Cavallo sbagliò anche questa gara e la cara, carissima dottoressa Di Sano non riesce venirne a capo, oppure non ritiene che si tratti di una cosa urgente?…E per finire, ringraziando chi ci ha offerto lo spunto da fb, ci chiediamo come venga effettuato il controllo sul trasporto dei chemioterapici e soprattutto  dove e come siano registrate le procedure di controllo del trasporti e dove siano i verbali del controllo qualità… Adesso cosa facciamo belle gioie?, ci diamo una regolata e pensiamo ai malati o continuiamo a fare i furbi?, Hasta… la verità!

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11 Commenti

  1. buon pomeriggio
    perchè non fate una pagina dove possiamo segnalare in maniera anonima le cose che non funzionano?
    grazie

  2. Salve, ho notato che questo articolo è divenuto un muro del pianto per chi ha a che fare con la Sanità.
    Bene, mi voglio associare anche io con un piccolo aneddoto.
    Mia moglie con un tumore osseo e necessità di ausilii e farmaci direttamente dispensati dall Asl Caserta.
    Ero al Palazzo della Salute e dopo 4 ore mi misi a piangere. Si a piangere ! Non mi sono mai sentito così male in vita mia. Mai così umiliato.
    Non conosco le motivazioni dello sconquasso che alberga in quei luoghi. Ma la maggioranza delle persone con cui ho avuto contatto oltre a non aver nessun tipo o livello di empatia devo dire che erano assolutamente maleducate.

  3. Buon Giorno. Sfogo per sfogo voglio sfogarmi anche io.
    Provate ad andare a medicare i farmaci a Santa Maria Capua Vetere presso l’Asl. Si a mendicare.
    Senza quei farmaci si muore e io devo andare a mendicarli !
    Che schifo !

  4. Buon pomeriggio. Sono stato contattato telefonicamente che c era questo articolo con i commenti. Voglio esprimere anche io la mia.
    Anche io sono di Piedimonte Matese e sto passando un guaio ogni volta che devo avere qualcosa dall’ASL. Mi fanno girare tra gli uffici senza trovare pace. Ho li stessi problemi delle persone che hanno scritto prima e pure io ho tentato più volte di parlare con qualce responsabile per capire cosa dovevo fare.
    NON CI SONO MAI RIUSCITO
    Ma cosa vogliono da noi ? Sono stanco e ho grossissimi problemi di salute. Non so piu’ cosa fare. si perdono giornate intere.

    armando

  5. ciao Annalisa. Purtroppo anche io mi trovo nella stessa situazione. Io lo faccio per mia zia che è molto anziana e per queste faccende me ne devo occupare io. E’ assurdo, per una visita specialistica a casa devi aspettare settimane e non ti dicono mai quando vengono. Sono passato molte volte al distretto per parlare con qualche responsabile ma mi viene sempre detto -non è venuto ancora- o -è andato via-.
    Sono disgustato da questo andazzo. Ho vissuto in provincia di Bologna per 16 anni e maledico il giorno in cui ho deciso di tornare.
    Anche io problemi con ausili.
    C’e’ una sola persona con cui riesco sempre a parlare al distretto e’ piccolina e si fa sempre carico di tutto. spero cje lei capisca che sto parlando di lei.
    Marco M.

  6. Mio padre vive nell’alto casertano. Purtroppo ha un tumore e ha bisogno costantemente di ausili che vengono presi presso l’asl. Negli ultimi tempi mi stanno facendo girare a vuoto fra le varie sedi asl e distretti per avere questi ausilii. Non ce la faccio più e devo dire che sono giovane e ho tempo a disposizione. Per mio padre farei qualsiasi cosa, ma essere trattati come dei pacchi che devono andare a destra e sinistra e nessuno si prende la responsabilità di nulla è assurdo. Che cavolo di risultati ? Ma stiamo scherzando ? Qui si lasciano morire le persone ! Non tutti hanno possibilità economiche capaci di far fronte a queste circostanze.
    Mi dispiace per lo sfogo
    Annalisa

  7. Si legge (18/08/2018) “Nella verifica semestrale emerge la risalita nella griglia Lea e il raggiungimento dell’equlibrio finanziario: domani la richiesta sarà formalizzata alla Presidenza del Consiglio e ai ministeri dell’Economia e della Salute” ..il presidente della giunta, Vincenzo De Luca, ha ufficializzato il via all’istruttoria per la fuoriuscita della Campania dal commissariamento. In base ai risultati riconosciuti e in considerazione degli ulteriori avanzamenti attesi per il 2018, nella giornata di domani la richiesta sarà formalizzata alla Presidenza del Consiglio e ai ministeri dell’Economia e della Salute.
    Il problema e che mai e nessun primario dirà o scriverà che non può oggettivamente portare avanti il suo reparto e che dovrebbe essere chiuso. Mai nessun primario , assunto a tale funzione a livello politico, si farà nemici proprio quelli che lo hanno scelto. E’ uno schifo !
    Tanto loro si vanno a curare all’estero ! Bastardi !

  8. Una volta un ragazzo è svenuto nella sala d’attesa e sono dovute correre le infermiere del reparto di fronte. Nessun medico è uscito tranne una dottoressa di passaggio che ha chiamato la caposala caterina.

  9. Lei cara dottoressa non si arrende mai vero? Li ci vuole solo una ruspa, si difendono tra loro senza un pizzico di autocritica. Solo la caposala cusano si muove avanti e indietro. L’altra caposala non c’è mai e gli infermieri corrono. E il dottore piccolino non ti guarda nemmeno in faccia. Il primario non si sa nemmeno come è fatto.

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