ALL’EVENTO DI SORRENTO PARTECIPA LA PASTICCERIA “CONTE”
CARINARO – Da leccarsi i baffi. Si avvicina l’evento “Il Panettone d’Estate” che si terrà il prossimo 3 agosto a Sorrento, nella splendida cornice del “Grand Hotel Europa Palace”, in cui sarà possibile degustare panettoni estivi e dolci artigianali sulla bella terrazza della struttura sorrentina. Alla fiera parteciperà attivamente la pasticceria “Conte” di Carinaro, in partnership con la chef Maria Pastore di Anzano di Puglia (vincitrice del concorso “Dolce in Puglia” con il babà a base di semola ed olio d’oliva).
“Abbiamo scelto di partecipare perché riteniamo che Sorrento rappresenti, indubbiamente, una delle poche locations in grado di garantire una visibilità di spessore regionale e, più in generale, nazionale. Inoltre, l’edizione del 2018 ha un significato indiretto importantissimo, in quanto si tratta di un’occasione decisamente rara, considerando che non sempre questa manifestazione fa tappa nel Sud Italia – dice lo chef Luigi Conte -.
Tutti noi maestri cerchiamo di attribuire al panettone delle caratteristiche che ben si differenziano dal classico esempio di canditi ed uvetta. Piuttosto, abbiamo l’arduo compito di renderlo compatibile col caldo disarmante dell’estate ed è per questo motivo che, ad esempio, io ho scelto di proporre un panettone composto da ananas ed albicocche. Insomma, la giusta ricetta della freschezza che abbiamo ‘ritrovato’ nella la frutta caratterizzante questo periodo dell’anno. Tuttavia, ci sono ingredienti a cui non si può davvero rinunciare, come il lievito madre, uova e burro. Anche se, devo ammettere, questa regola non è di costante attuazione, basti pensare non ci siamo fatti mancare davvero niente, nemmeno il panettone salato senza burro e con olio extravergine d’oliva. Tra tutti i fattori, quelli che, però, fanno più di tutti la differenza sono la qualità del lievito madre e la passione senza cui non si arriva da nessuna parte.
Il panettone – continua – rappresenta una tradizione tipica del nord, eppure è rotolata verso sud, poiché noi chefs ci siamo resi conto del fatto che stiamo parlando di una prelibatezza accostabile sia al mondo del salato che del dolce. Ha dei sapori particolarissimi, dovuti alla maestria del pasticcere, non richiede più tempi di lavorazione lunghissimi, come in passato, e si presta alle occasioni più romantiche possibili. Nella cucina napoletana credo che possa essere, in termini pratici, ‘a soddisfazion’, per così dire. A livello imprenditoriale, il panettone è assoluta certezza, con aziende in Sud America che producono oltre 60.000.000 di unità all’anno, ma sono gli artigiani i veri autori del tocco di classe in grado di far innamorare i palati.
Nel 1998 – spiega – decisi di dare seguito alla mia dedizione per la cucina di qualità. Insieme a mio padre, avviai un progetto sempre aperto al confronto con colleghi già affermati nel ramo. Ottimi ingredienti sono alla base di ottimi risultati, quelli che inseguo giorno per giorno a fronte di un’accurata e costante formazione. Alla luce della lungimiranza di questo presupposto, ho creato un panettone salato chiamato ‘Terra dei Fuochi’ che ha anche valenza sociale, in quanto vuole trasmettere un messaggio davvero profondo: la Campania è altro rispetto ai mali che la tormentano. Ho voluto favorire il gemellaggio del prodotto con la Puglia, perché le nostre tradizioni si sfiorano, basti pensare che i pomodori della nostra regione vanno proprio d’accordo con l’olio extravergine tipico pugliese. Una goduria assoluta”.