IN MEMORIA DI LUCIO AMELIO…OGGI COME ALLORA

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E’ davvero incredibile che dopo quasi 10 anni si ripresentino sempre gli stessi

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Lucio Amelio, 1975, acrilico e serigrafia su tela, cm. 105 x 105

problemi. E’ il caso dell’ipotesi di trasferire la mostra Terrae Motus di Lucio Amelio dalla Reggia di Caserta (così com’era nelle volontà testamentarie dell’artista) al Museo Madre di Napoli. Nel 2009 il vescovo Raffaele Nogaro, grande amico dell’artista e depositario delle sue volontà, intervenne in quella che già definiva “una storia infinita”. Riproponiamo la lettera del Vescovo emerito perché attualissima.

“IN MEMORIA DI LUCIO AMELIO

Nogaro raffaele vescovo e1533044232472 150x150 IN MEMORIA DI LUCIO AMELIO...OGGI COME ALLORALe cronache di queste ore estive riportano la notizia — che reputo preoccupante — dell’esposizione di parte della collezione “Terrae Motus” di Lucio Ameno al MADRE di Napoli, motivandola col fatto che molte delle sue opere non sono esposte al pubblico che visita oggi la Reggia di Caserta ma lasciate negli scantinati della stessa.

Di contro va denunciata, invece, solo la colpevole incuria che permetterebbe tutto ciò. Mi sento, allora, in dovere di intervenire in merito a questa vicenda infinita, perché persona cui il grande artista napoletano, in più di una visita, volle affidare il compito di “tutore” della sua volontà quale autorità morale, spirituale e culturale della città cui donava la sua collezione» pregandomi, sue parole «di difendere la presenza di un Tesoro di artisti di Etto il mondo, il mio grande amore>>. In tale veste, già recentemente sono stato costretto personalmente ad intervenire quando il MADRE con il suo Direttore Eduardo Cicelyn lanciò la provocazione (non troppo tale) di trasferire lì tutta la collezione “Terrae Motus”, cosa tra l’altro impossibile per volontà testamentaria del gallerista. Ora forse si ritenta la stessa cosa, per altre vie, con diversa strategia e prospettive subdole, parlando di trasferire poche opere alla volta. Mi domando: chi controllerà? di chi fidarsi? Auspico che le istituzioni ed i responsabili amministrativi casertani e la Città tutta sappiano reagire e salvaguardare un patrimonio artistico incomparabile acquisito anche grazie all’azione solerte dell’allora Soprintendente Gianmarco Jacobitti.. Portare le opere di “Terme Motus” al MADRE di Napoli è di fatto una mortificazione per la nostra Città Capoluogo, quasi un voler anche privare la Reggia di visitatori e di prestigio, in nome di un obiettivo in toto napolicentrico. Fare questo è il contrario di qualsiasi disegno volto al rilancio della mostra Amelio, rilancio che passa attraverso l’esposizione nella sede voluta, di tutte le sue opere in un rinnovato e più adeguato contesto espositivo e museale, che la mostra e Caserta meritano, convincendosi che più che il vincolo notarile va perseguito il vincolo culturale e di riconoscenza che la città e la sua civitas devono sapere e voler intrecciare con la sua donazione.

 Raffaele Nogaro Vescovo Emerito di Caserta   –  8 agosto 2009