CHI SBAGLIA PAGA…E DA QUANDO?

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di Costantino Beltrami

Dopo ben 7 mesi dal 10 dicembre 2017- 10 luglio 2018, è spuntato il verbale degli ispettori del ministero incaricati dal segretariato generale di indagare dopo il crollo verificatosi in alcune sale della Reggia e guarda un po’, il dossier inchioda spalle al muro, il direttore della Reggia Mauro Felicori e il responsabile della sicurezza di palazzo reale l’Ingegnere Mario Tartaglione. Parliamo di responsabilità professionali, di responsabilità di altra natura se ne occuperà eventualmente la magistratura. Ebbene c è un altro dossier che gira nelle direzioni del Mibac ed è quello relativo all’Archivio di Stato di Caserta, vicenda che con la direzione della Reggia c’ entra eccome.  Sappiamo che dopo l’esposto del comitato pro Archivio di Stato di Caserta, il 9 marzo 2018 (dopo le elezioni politiche) il segretariato generale del Mibact ha incaricato il neo – assunto ispettore, dottor Gabriele Capone, ex capo -segreteria dell’ex sottosegretario Antimo Cesaro di indagare in merito all’esposto menzionato. Non sappiamo se le indagini sono concluse ma sappiamo che anche in questo caso le responsabilità del direttore e dell’ingegnere Tartaglione ci sono: la sezione Archivio storico della Reggia, è noto essere una sezione dell’Archivio di Stato di Caserta, è scritto  nel progetto del commissario di governo approvato con dpcm il 21.05.2015 , è scritto nella pec che il direttore generale archivi dott Gino Famiglietti ha inviato al direttore della Reggia ed è scritto in una delle relazioni inviata il 10 aprile 2018 all’ispettore Capone: “all’epoca del trasferimento degli uffici dell’Archivio di Stato nell’ex rettorato, non si è ravvisata l’esigenza di dover allestire una nuova sala studio, in quanto si era pensato alla possibilità di un utilizzo condiviso della sala studio, già esistente all’interno della Reggia ed utilizzata per la consultazione del c.d Archivio storico della Reggia stessa. Tale possibilità non ha avuto esito positivo”.  Tradotto in soldoni, lei dottor Felicori ha impedito ai legittimi gestori di poter svolgere il proprio lavoro, ha impedito ai dipendenti dell’Archivio di Stato di entrare sul posto di lavoro incurante di ogni norma.  Inoltre dovrebbe spiegare chi e come vengono gestiti i fondi erogati dalla Regione Campania, por fesr 2007-2013 asse 1 obiettivo operativo 1.1° “la cultura come risorsa” – progetto di digitalizzazione e messa in rete dell’Archivio del sito reale di San Leucio da quali suoi dipendenti, con quale rendicontazione e con quale legittimità. Più volte la direzione dell’Archivio di Stato di Caserta le ha scritto, con grande garbo e spirito di collaborazione: “si reitera l’offerta di questo Archivio di Stato dello svolgimento delle attività archivistiche necessarie per la migliore fruizione e valorizzazione del cosidetto “Archivio storico della Reggia”, conservato presso il Museo Reggia datata 27.03.2018 protocollo 493. Lei direttore, ha continuato a tacere.  In merito alla sicurezza, potete constatare tutti de visu ciò che scriviamo: agli uffici dell’Archivio di Stato si accedeva dall’ingresso centrale della Reggia, per svoltare poi a destra, appena dopo la biglietteria ed accedervi dallo spiazzale degli uffici di direzione della Reggia, sulla sinistra. Si accedeva sia agli uffici posti che nell’ex rettorato, che di fronte negli spazi liberati dall’aeronautica ed il cancello che dà sulla piazza era chiuso per evidenti ragioni di sicurezza. Da qualche mese, su disposizione dell’Ingegnere Tartaglione, responsabile della sicurezza di Palazzo Reale, tutto è cambiato e voi stessi potrete constatarlo. L’accesso agli uffici dell’Archivio è dato dal cancello ex aeronautica, non più da quello centrale, dove non è prevista nessuna vigilanza o sorveglianza, pertanto se un malintenzionato decide, entra fa saltare per aria mezzo palazzo e se ne va indisturbato! Già non vi è vigilanza, non si sono telecamere, non c’è sorveglianza ed il cancello che dall’interno comunica con lo spazio degli uffici è sprangato. Un visitatore pertanto, una volta in Reggia se vuole accedere all’Archivio deve uscire dal palazzo e se i dipendenti dell’Archivio vogliono entrare in Reggia devono passare dal cancello centrale.  Tutto questo per bloccare il trasferimento dell’Archivio in Reggia. Caro dottor Felicori, tra pochi mesi lei andrà via, alcuni dicono forse ad ottobre. Concluda questo scorcio di direzione in gloria, dica a chi avete promesso quegli spazi che sono dell’Archivio di Stato, dia una lezione ai casertani che le hanno fatto la ruota solo per ottenere qualche grazia, dia un insegnamento ad un Sindaco perennemente distratto ed alla sua amministrazione altrettanto distratta, faccia trasferire l’Archivio di Stato, prima che   dai suoi superiori riceva diktat impietosi, faccia uno scatto d’orgoglio e chiuda in bellezza.  Lei tornerà a Bologna o forse altrove, qui resterà un ceto politico ed istituzionale pronto a fare la ola al prossimo potente di turno, un cento che continuerà a dissanguare ed a privare questa terra di ogni speranza. Intanto il Ministro Bonisoli ha dichiarato che è ora che chi sbaglia deve iniziare a pagare. Ben detto Ministro, quando cominciamo?