CONSORZIO AURUNCO DI BONIFICA…NULLA DI FATTO…

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di Pasquale Ferretti

consorzioaurunico CONSORZIO AURUNCO DI BONIFICA…NULLA DI FATTO…Era il 2011 quando la parabola del Consorzio Aurunco di Bonifica iniziò la sua prima fase discendente. Infatti dopo l’era Puoti (commissariato per illeciti relativi alla presentazione dei bilanci) in sette anni si sono succedute ben quattro fasi commissariali e ben cinque commissari eletti “ad hoc”. Dall’epopea Barretta con Caldoro Presidente e l’onorevole Massimo Grimaldi, presidente della commissione bilancio che doveva portare alla definitiva distruzione dell’ente, quindi Carotenuto con De Luca Presidente, Testa e Maisto ed infine la new entry Ciro Foglia. Tutti eletti secondo la dicitura “Visto il curriculum del suddetto”, che calza a pennello per i commissari Maisto e Testa, uno tra l’altro è commissario anche del Napoli-Volla uno dei pochi consorzi virtuosi della Campania, mentre per gli altri, questa dicitura non si addice affatto, in quanto estranei alle dinamiche di gestione di un ente così importante e complesso. Qualcuno nel curriculum vantava soltanto il quarto superiore…ma lasciamo perdere… Questa breve disamina potrà chiaramente aiutare a comprendere che la gestione dei Consorzi e nella fattispecie del Consorzio Aurunco, è avvenuta in modo sciatto e naturalmente “politico”, il che è esattamente la stessa cosa…una perfetta fusione. Ad oggi, settembre 2018, dopo anni di travaglio, politica scellerata, la situazione dell’Ente di Via delle Terme, sta raggiungendo forse il suo livello più basso. Addirittura l’Estate è stata disastrosa… infatti gli Stagionali hanno effettuato soltanto diciotto giornate lavorative, mentre per il resto siamo nella dimensione del nulla. Nessuna irrigazione, scarsa manutenzione dei canali, tutto a discapito dell’assetto idrogeologico. A questo va aggiunto il notevole carico di “bugie”, poiché gli impegni assunti si sono rivelati tali, che si è riversato sui lavoratori, al quale “carico”, l’onorevole Oliviero non può dichiararsi estraneo. Ovvio che non è il solo ad aver interpretato un ruolo cardine in questo disastro, ma è stato il consigliere regionale, attraverso alcune manovre prettamente politiche ad aver incrinato i rapporti negli ultimi anni. A partire dall’ ostracismo nei confronti delle politiche di Maisto e Testa che erano stati scelti dall’onorevole Stefano Graziano, fino a delegare due lavoratori come riferimenti sindacali (ma in effetti si trattava di operai comuni vicino alla sua area e non di sindacalisti veri e propri) fino alla scelta di oggi, la nomina di Ciro Foglia in qualità di Commissario. C’è da dire che proprio su queste colonne in un’intervista video, aveva affermato di non aver mai avuto la voglia di nominare un Commissario; strano a dirsi, vista e considerata la scelta attuale. Inoltre all’inizio dell’estate in corso, con un comunicato stampa il suo “delfino” Ciro Marcigliano affermava che grazie all’onorevole Oliviero si era giunti finalmente ad una soluzione del problema, dopo che fu stanziato un finanziamento di 500.000 euro che doveva essere prelevato dal fondo di spesa imprevisto. Una manovra che doveva rivelarsi affrettata e che non ha portato a nulla di fatto, se non alle diciotto giornate per le quali, i lavoratori hanno percepito un compenso minimo.  Ad oggi quindi, la situazione non è migliorata, tantomeno risolta come “serpeggia” all’interno dei Dem a partire da Marcigliano, anzi, con l’avvento di Foglia la situazione sembra addirittura rivelarsi, assai più tetra. Ma di questo ne parleremo nella prossima puntata.