di Alessandro Aita
CASERTA – Metà settembre, il tempo che i ragazzi non vorrebbero mai che arrivasse e quello che i genitori desiderano in maniera ardente. Come succede ogni dodici mesi, le scuole tornano a riempirsi per un nuovo anno scolastico, e Caserta non ne è esente. Tanti i ragazzi entrati in aula per affrontare nove mesi di lezione, ma non per tutti il ritorno in classe è stato come ci si aspettava. Nella succursale delle scuole medie del ‘Pietro Giannone’, situato in via G.M. Bosco, i preadolescenti che si sono seduti dietro i banchi hanno trovato una situazione traumatica. L’ingresso scolastico è ricavato nella parte posteriore dell’edificio, ma in questo caso dovremmo dire che è ricavato…fra i lavori in corso. Calcinacci, lavandini abbandonati, tanta polvere: sicuramente non il modo migliore per accogliere gli alunni di ritorno dalle vacanze. Lo hanno pensato anche molte mamme che hanno accompagnato la loro prole a scuola e hanno pesantemente puntato il dito verso la situazione di degrado in cui versano le tre classi lì situate; abbiamo voluto dunque verificare di persona, entrando nel perimetro scolastico. Abbiamo incontrato anche un’insegnante che ci ha dato qualche dettaglio in più: “Negli ultimi anni la sede della succursale era dall’altra parte della strada. Le tre classi verranno riempite da delle sezioni diverse ogni quadrimestre. Abbiamo trovato all’ingresso una situazione francamente imbarazzante, ma non è così per gli interni, a parte una classe ancora senza la lavagna”. Abbiamo trovato le aule abbastanza pulite, magari un po’ polverose, ma un ‘’uccellino’’ ci è venuto a dire che al primo giorno di scuola le aule erano impolveratissime e hanno avuto bisogno di una vera e propria risistemata a spese dei docenti e dell’unica bidella a disposizione. Condizioni dunque imbarazzanti per un edificio che deve ospitare tra i cinquanta ed i sessanta ragazzi fra gli undici e i tredici anni, e non possiamo affibbiare la colpa ai dirigenti scolastici. Il Comune sapeva che quell’edificio sarebbe stato dedicato per tre classi scolastiche, e non ha provveduto in tre mesi di vacanze estive a rimettere a nuovo le classi e l’ingresso. Quella di proteggere i nostri bambini dovrebbe essere un’idea basilare, ma evidentemente a Palazzo Castropignano si è troppo impegnati in altre sedi, come il mettersi in prima fila durante Settembre al Borgo. Tanto i bambini si forgiano con la polvere ed i calcinacci, e ai problemi ci pensano i tre insegnanti presenti nell’edificio e l’unica bidella; tanto le critiche di un edificio in condizioni fatiscenti vanno sulle persone che lo devono utilizzare e che si prodigano per gli altri, non a chi consegna questo palazzo in un modo veramente vergognoso. Il Comune ha provato a lavarsi le mani non entrando in merito alla questione, ma sappiamo a chi dovremmo rivolgerci in situazioni del genere…