L’ARCHIVIO DI STATO… IL GRANDE INCOMODO

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di Costantino Beltrami

ARCHIVIO DI STATO L’ARCHIVIO DI STATO… IL GRANDE INCOMODOIn data odierna, è stato pubblicato sul sito dell’Archivio di Stato di Caserta, un avviso per una indagine di mercato per affidamento a terzi – outsourcing del servizio di custodia e gestione del patrimonio documentale e la scadenza per le offerte è prevista il 10 ottobre 2018. Tradotto in soldoni, questo vuol dire che l’Archivio di Stato di Caserta cede il proprio patrimonio archivistico, quello che sta dal 1972 in Via Dei Bersaglieri per capirci, ad un soggetto privato che lo custodisce e lo gestisce. Ovviamente il tutto a pagamento, perché non bastano in milioni di euro buttai al vento in 30 anni, bisogna perseverare. Il tutto avverrebbe in una sede ubicata nel raggio di 50 Km da Caserta! Siccome l’Archivio ha una biblioteca preziosa, costituita da migliaia di volumi, essi verranno impacchettati e depositati da qualche altra parte, sparpagliati per la città! Mentre accadrà l’ennesimo sopruso a danno dei casertani e dei contribuenti italiani, i dipendenti dell’Archivio, segretati negli uffici dell’ex Rettorato in Reggia, si gireranno i pollici fino alla data della pensione? O verranno dirottati presso altri uffici? Il direttore generale archivi, dottor Gino Famiglietti, creativo ideatore dell’ennesima sceneggiata, è un vecchio volpone di area PD, che vistasi sfumare la carica di segretario generale del Mibac, oramai prossimo alla pensione, compirà 67 anni a gennaio del 2019, chiuderà RIQUALIFICAZIONE ESEDRA VANVITELLIANA DELLA REGGIA DI CASERTA DA DESTINARE AD ARCHIVIO DI STATO 09112017 15 1 1024x739 L’ARCHIVIO DI STATO… IL GRANDE INCOMODOla sua carriera di burocrate in piena solidarietà con il sistema di potere che lo ha portato a ricoprire la poltrona di DGA e che – è chiaro a tutti – l’Archivio in Reggia non lo vuole! Tre sono i punti fermi: l’Archivio della Reggia non deve essere gestito dal soggetto istituzionale competente, l’Archivio non deve entrare in Reggia e i lavori all’Emiciclo devono continuare alle calende greche. Dunque, mentre sono disponibili 4.000 mq di spazi ex aereonautica, assegnati sin dal lontano gennaio 2016, ci sono i fondi disponibili pari a circa 3 milioni di euro per cui in 6 mesi si risolverebbe definitivamente il problema, per impedire tutto ciò si pensa di appaltare l’Archivio a dei privati!

Famiglietti 150x150 L’ARCHIVIO DI STATO… IL GRANDE INCOMODO
GINO FAMIGLIETTI

Caro dottor Famiglietti, a che gioca stava giocando lo si è capito ben presto, ma speravamo che il suo gioco non fosse così scontato: evidentemente quel sistema di potere politico, economico, di cui lei fa parte ha bisogno di essere coperto fino all’ultimo giorno: una volta piazzate le carte nel deposito di qualche amico di qualcuno, il discorso è chiuso, e sarà la tomba dell’Archivio di Stato di Caserta. Lei sarà il killer finale, proprio lei cui lo Stato italiano assegna la massima carica di tutela in tal senso. Non ci meravigliamo più di niente, non della complicità di tutte le istituzioni casertane, non della scandalosa omertà dell’Università in tutta la vicenda, non dell’assenza del Prefetto e chi più ne ha ne metta. Ci sorprende l’ingenuità del M5S: senza voler difendere Casalino, va detto che su una cosa ha ragione, i burocrati sono un mondo a sé, che non rispondono alle leggi ma al mero tornaconto. Ministro Bonisoli il m5s ci perderà irrimediabilmente la faccia, se consentirà al dott. Famiglietti di portare a compimento il suo scelerato progetto. L’Archivio di Stato di Caserta ha già una casa, anzi una casa reale pronta e ben disponibile, occorre solo trasferirsi.  Ci risparmi il danno e pure la beffa!

DOCUMENTO_Archivio Reggia

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3 Commenti

  1. …ad ogni modo mi compiaccio dello sforzo di tenere i riflettori accesi sull’argomento. L’informazione resta fondamentale!

  2. Capisco. Di parecchie cose avete pure ragione. Troppi errori sono stati commessi….ma non solo da Famiglietti Capisco pure la foga e la necessità giornalistica. Ma approfondite le informazioni, per favore…e cominciate a capire che un archivio è un carrozzone troppo grande per poterlo vedere come come una Panda da posteggiare ovunque. La verità è che tutti (e dico tutti) non avete il senso di quello che sbandierate!…Anche perché in un archivio non ci siete mai stati. La situazione è davvero complessa. Solo un gruppo serio (e preparato) di persone che hanno veramente a cuore le sorti della nostra storia scritta, senza sputare sentenze al solo scopo di fare “ammuina”, potrebbe risolvere il caso. E, non mi illudo, non in tempi brevi.

    • Gentilissimo Aldo, se questa storia va avanti da oltre 30 anni, è chiaro che qualcuno non ha fatto il proprio mestiere. Noi ci atteniamo ai fatti e ai documenti: sono state prodotte, 6 interrogazioni parlamentari, due esposti, uno all’Anac e uno alla Corte dei Conti. A noi risulta che sin dal 2016 all’Archivio di Stato sono stati assegnati dal demanio circa 4000 mq di spazi liberati dall’ex aereonautica in Reggia e che circa tre milioni di euro sono stati stanziati con fondi della DGA per poter fare lavori di adeguamento per i depositi e per la sala studio. Gli atti ufficiali dicono che la stazione appaltante è stata istituita presso il segretariato generale del Mibac della Campania. Dunque è evidente che non si è voluto procedere con i lavori e non si è voluto che l’Archivio lasciasse completamente via dei Bersaglieri per entrare nei nuovi spazi assegnati. Vogliamo parlare dell’Emiciclo? Quello che si imputa al dottor Famiglietti, che ricopre l’incarico di DGA da pochi anni, è di non aver voluto risolvere il problema, ma di continuare a menare il can per l’aia. Perché? Chi fa ammuina è lei, che vuole insinuare nei lettori il dubbio che dietro il nostro servizio di informazione vi siano interessi poco trasparenti. Noi scriveremo ancora, sempre con dovizia di particolari. Il dubbio che ci sorge è che sia lei invece a voler tentare di coprire qualcosa o qualcuno.

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