SANTA MARIA CAPUA VETERE – Appuntamento in villa comunale domenica 7 ottobre per promuovere la cultura del dono
Dopo la significativa partecipazione dello scorso anno, il Comune di Santa Maria Capua Vetere, su iniziativa dell’assessore al ramo Claudia Imparato e del consigliere comunale Edda De Iasio, ha aderito al “Giorno del Dono 2018” evento giunto alla sua terza edizione e promosso dall’Istituto Italiano della Donazione, ente che da oltre 10 anni verifica il buon uso delle risorse raccolte dalle organizzazioni “no profit” e incentiva la cultura della donazione.
L’amministrazione comunale, per il secondo anno consecutivo, al fine di attribuire meritata visibilità al tema del “dono” in tutte le sue forme, ha previsto una mattinata all’insegna della sensibilizzazione, della solidarietà, della compartecipazione e, in generale, della cultura del dono. L’evento cittadino, “Associazioni in Comune, un dono per la Città”, si svolgerà domenica 7 ottobre in villa comunale (dalle ore 10.00 alle 13.00) e, grazie alla proficua collaborazione di numerosissime realtà territoriali, prevederà la promozione di attività ed iniziative finalizzate alla costruzione di una cultura condivisa del dono. La giornata sarà caratterizzata dalla partecipazione congiunta di Asl (Dipartimento di Igiene Mentale), Avis, Aned, Rido, Unitalsi, CIF, Croce Rossa, Avo, Lions, Rotary, Rotaract, Admo, Save the Children, AMMI, Endas e gruppo locale Scout.
Tutte le iniziative messe in campo da ciascuna realtà cittadina saranno dettagliatamente illustrate nel corso della mattina di domenica. “Dopo la positiva esperienza della precedente edizione – hanno dichiarato Claudia Imparato e Edda De Iasio – abbiamo ritenuto di rinnovare la nostra partecipazione al “Giorno del Dono” sia per continuare lungo il percorso di solidarietà intrapreso attraverso l’edizione 2017, sia perché oggi più che mai nel nostro Paese si avverte forte l’esigenza di dare valore e diffondere i gesti di generosità fra le persone. Questa giornata vuole essere un segno forte per istituzionalizzare il “dono spontaneo” e per coltivare la solidarietà”.