SANITÀ IN GINOCCHIO MA… BOSCO E MAGLIOCCA FANNO LE FUSA A VENAFRO

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di Francesca Nardi

 Nella vita,  ognuno procede come meglio gli aggrada, ma consentire alle idee di razzolare in ordine sparso, non è sinonimo di intelligenza illuminata, soprattutto se si è impegnati in politica…Abbiamo sempre sostenuto che il molisano sia un popolo tenace, capace, ostinato e conseguenziale ed ancora una volta lo dimostra, ponendo in essere strategie, pensieri, azioni affinché il presidio sanitario di Venafro, per la sua posizione di confine con l’Alto Casertano, considerato presidio di area vasta, possa essere recuperato nei suoi servizi essenziali, Pronto Soccorso e Rianimazione su tutti. Perfetto…tutta la bosco luigi logo campanialibera 1 150x150 SANITÀ IN GINOCCHIO MA… BOSCO E MAGLIOCCA FANNO LE FUSA A VENAFROnostra solidarietà…Ciò che non torna sono gli accordi di confine, annunciati con immotivato orgoglio, i nostri notabili politici, laddove travalichino gli obblighi di buon vicinato e decollino verso un altro tipo di attenzione. Ed anche sulla “mera attenzione” avremmo un trattato da scrivere e sottoporre all’attenzione dei bravi ufficiali di rappresentanza, presidente Giorgio Magliocca e onorevole Luigi Bosco, i quali da mesi e mesi, superano a piè pari, con un salto carpiato e nella totale indifferenza de facto, l’oceano di denunce che sta sommergendo la sanità casertana nelle sue massime espressioni, Aorn di Caserta, Asl e relativo GIORGIO MAGLIOCCA 1 150x150 SANITÀ IN GINOCCHIO MA… BOSCO E MAGLIOCCA FANNO LE FUSA A VENAFROpresidio ospedaliero di Sessa Aurunca… E se volessimo sfogliare i libri di storia della sanità locale,  dovremmo aggiungere in evidenza, un capitolo interamente dedicato alla chiusura dell’Ospedale di Roccaromana…A quella vergognosa rappresentazione dell’incuria politica e del malaffare per tradizione, che impunemente e con tracotanza, ha asfaltato nel tempo ogni diritto ed ogni possibilità di tornare a credere che il diritto non fosse qualcosa che si mastica e si sputa nel fosso, abbiamo assistito sconfortati e profondamente disgustati… Appena costruita una nuova ala dell’ospedale di Roccaromana la Regione con un colpo di ingegno, decide di chiudere…a nulla valsero le proteste, nè i 45mila utenti del cui destino e disagio a nessuno è importato una mazza…A distanza di anni e di saggi di vandalismo autorizzato dall’indifferenza apparecchiature costosissime giacevano ancora nelle stanze immiserite da verità impronunciabili, impacchettate e cellophanate…Di cosa vogliamo parlare e di cosa parlano Magliocca e Bosco? Non hanno il diritto di gettare le basi di nessun accordo, sia chiaro se non rientra nella programmazione regionale, né tale accordo può essere appannaggio di un solo consigliere o di un presidente di Provincia. Gli accordi di confine si sottoscrivono tra Regioni, attraverso specifici protocolli e vanno sottoscritti soltanto in seguito ad un grande lavoro di confronto. Si basano sulle analisi di dati e di spesa e non sulle volontà e sulle emozioni alle quali partecipiamo tutti con entusiasmo, anche perché non costano niente e fanno fare bella figura. Detto questo Bosco e Magliocca atterrino con lo sguardo attorno al raggio della loro pregevole ombra e si accorgeranno che, se soltanto si decidessero ad essere presenti sulla percentuale minima del disservizio e fare qualcosa per ottemperare agli impegni assunti con il voto…non avranno certamente tempo neppure di mangiare altroché andare in elegante trasferta fin nel Molise tanto per fare una “botta di vita esotica”….Il Molise è intelligente, tosto e sa badare a se stesso e siamo spiacenti di dover aggiungere…a differenza di noi… Hasta la vista!