CASERTA – L’associazione Spazio Donna Onlus scende in piazza per fermare il Ddl Pillon il prossimo 10 novembre. Questo il comunicato pervenutoci in redazione:
“Il Ddl Pillon, sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori, va fermato perché:
- Attacca i diritti civili delle donne, degli uomini, dei loro figli e delle loro figlie;
- Incide pesantemente sulla vita e il benessere dei minori;
- Mette a rischio le donne che vogliono uscire da relazioni violente;
- Incrementa il conflitto e allunga i tempi della separazione dei coniugi;
- Non considera le disparità economiche ancora presente tra uomini e donne in Italia;
- Costituisce una pesante intromissione dello Stato nelle scelte di vita delle persone;
Con il pretesto di salvaguardare i/le minori e il loro diritto a mantenere rapporti paritari con entrambi i genitori, il Ddl non considera i dati di realtà della società italiana: il 50,7% delle donne italiane non lavora fuori casa, occupandosi esclusivamente della famiglia (fonte Istat); il 40% delle donne che si dimettono dal lavoro fuori casa lo fa dopo la nascita dei figli (fonte: Ispettorato del lavoro); Il 75% dei padri separati non è in regola con il pagamento degli alimenti (Istat, 2011); Il 24% delle donne separate, divorziate è a rischio di povertà, contro il 15,3% degli uomini nelle stesse condizioni (Istat 2011); Dopo la separazione, a veder peggiorare la propria condizione economica sono soprattutto le donne (il 50,9% contro il 40,1%) (Istat 2011); l’82,5% delle separazioni è consensuale e il 90% degli affidi è condiviso (fonte Istat), senza obbligo di mediazione familiare e di piano genitoriale che, secondo il Ddl Pillon, dovrà essere previamente redatto con un mediatore privato e poi approvato dal giudice; nella maggioranza delle separazioni consensuali, l’intervento del giudice è necessario per aumentare i tempi di permanenza del figlio presso il padre, non contro la volontà della madre, ma contro la volontà del padre. Il 51% delle donne separate ha subito violenza (Istat 2014), circostanza quest’ultima che rende la mediazione familiare inapplicabile. Se verranno approvati il Disegno di legge Pillon e le eventuali integrazioni previste in altri 3 disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, separazione e affido rischiano di diventare un campo di battaglia permanente.
Scendiamo in piazza per ribadire il nostro:
NO alla mediazione obbligatoria
NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori
NO al mantenimento diretto
NO al piano genitoriale
NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale
Sono questi i 5 NO che verranno ribaditi nelle piazze il 10 novembre in una mobilitazione che coinvolge il movimento delle donne, l’associazionismo democratico, tante realtà della società civile, uomini e donne che da subito si sono espressi contro il Disegno di legge Pillon su separazione e affido, con oltre 95.000 sottoscrizioni alla petizione che ne chiede il ritiro lanciata su Change.org da D.i.Re, Donne in rete contro la violenza.
L’appuntamento è a Caserta in piazza Vanvitelli sabato 10 novembre alle ore 17.
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