SAN PRISCO – Un ex dipendente comunale, di sinistra, che ha lavorato per anni allo Stato Civile ed Anagrafe e l’ex Responsabile del Personale, nei loro uffici avevano un “UOMO MORTO”, il cosiddetto attaccavestiti e cappelli, ed in molte occasioni, agli amministratori che si sono avvicendati negli anni, alla guida della città di San Prisco, dicevano: “Questo attaccapanni ne ha visto di cappelli, giacche, cappotti ed anche qualche ombrello penzoloni che continuamente sono cambiati, ma lui è rimasto sempre ai loro posti, insieme ai dipendenti comunali”. Morale della favoletta: “Domenico Ulini, Giuseppe Imparato, Stefano Paolino e Vincenzo D’Orso sono rimasti sempre nelle loro stanze ed hanno ricevuto tanti consiglieri comunali, assessori e sindaci” e fin quando erano in VITA, tranne Peppe il Socialista, hanno sempre coordinato i loro uffici, in maniera esemplare, cercando nei limiti delle loro competenze, di venire incontro alle esigenze, in primis della cittadinanza e poi delle amministrazioni che si sono avvicendate. Ed oggi? Un cittadino residente al Nord che in questi giorni è venuto per commemorare i suoi defunti, alla Casa del Riposo, ha detto testualmente: “Abbiamo fatto passi da giganti nella città che mi ha dato i natali, ma purtroppo sono cambiati gli addetti ai lavori in Via Michele Monaco, sede del Municipio, ma trovo questo paesino ai piedi dei Colli Tifatini in recessione, perché una volta gli amministratori e i dipendenti si prodigavano per rendere strade, cimitero, in condizioni vivibili, oggi siamo tornati al medio evo”. Di chi le responsabilità? Sicuramente questo concittadino non aveva preclusioni nei confronti di questa amministrazione e dei dipendenti comunali, ma diceva una cosa saggia: “Manca l’approccio tra amministratori che con presunzione chiedono ai dipendenti di poter risolvere le problematiche in tempi brevi, non conoscendo le procedure burocratiche e poi manca il rispetto per i ruoli, perché non vi sono più le sedi dei partiti storici, Democrazia Cristiana, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano ed infine il Movimento Sociale Italiano, di Giuseppe Merola. Tutti questi partiti sono stati assorbiti dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle, assenti nel civico consesso attuale e che non riescono a compiere iniziative, atte a migliorare la qualità degli amministratori e perché no a denunciare le omissioni, se vi sono, anche delle figure apicali dei dipendenti pubblici attuali. Manca lo spirito di servizio per la collettività ed una direzione tecnica e politica, per inquadrare nei binari giusti, la ferruginosa macchina amministrativa. Dottore Domenico D’Angelo e dottor Bonacci, attualmente Sindaco e Segretario Comunale, ogni tanto il pugno duro ed il rispetto delle regole va preteso, sia dagli amministratori che dai dipendenti, per la verità esigui rispetto alla crescita numerica degli abitanti, ma nonostante tutto, operativi, non tutti, per garantire alla cittadinanza i servizi più elementari. Bisogna investire sulle risorse umane esistenti e quelle da reclutare in tempi brevi, in special modo al Comando Polizia Municipale, Ufficio Tecnico e Servizi Sociali, ove necessita una inversione di rotta. Troppe sedie vuote e qualcuna anche da sostituire, sia nella sala consiliare che in alcuni uffici strategici per il buon prosieguo dell’avventura di Le Ali- Generazione Futura e Noi Valori.
Tacco di Ghino