I VIAGGIATORI DELL’UTOPIA, CONCLUSIONE DAL 17 AL 20 NOVEMBRE

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%name I VIAGGIATORI DELLUTOPIA, CONCLUSIONE DAL 17 AL 20 NOVEMBRENAPOLI – Al Teatro Spazio Libero dal 17 al 20 novembre con il tema “utopie del terzo millennio” si conclude “I viaggiatori dell’utopia”, 13esima edizione del Tam Tam Digifest. L’ultimo appuntamento, include una tappa obbligatoria nel ’68 – di cui quest’anno si celebra il cinquantenario – confrontando questa utopia con quella cibernetica e digitale dei social di oggi, con quattro proiezioni. Si comincia sabato 17 novembre, alle ore 21:30, con il tema dedicato alle “Utopie del terzo millennio”, dal Quarto Potere a Internet, con un tris di opere. Il primo film è “Deep Web”, il documentario di Alex Winter sulla parte più oscura della Rete. La pellicola racconta una delle più importanti e affascinanti saghe criminali digitali del secolo: l’arresto nell’ottobre 2013 di Ross William Ulbricht. Domenica 19 novembre, alle ore 21, si continua con “The circle”, film di James Ponsdolt, inquietante parabola sul potere dei “social network” con Tom Hanks e Emma Watson. Lunedì 19, alle ore 21, la rassegna dedica un omaggio alla narrazione del ’68 e del maggio francese affidata a un maestro, come Bernardo Bertolucci, con i suoi “The Dreamers” in cui si racconta la rivolta mentale e filosofica di una generazione. Si chiude martedì 18 novembre, alle ore 21, con “L’inventore di favole” di Billy Ray, con Hayden Christensen, Peter Sarsgaard, Chloë Sevigny, Rosario Dawson e Melanie Lynskey. Il film già nel 2003 anticipava il problema delle “fake news” e racconta la vera storia di Stephen Glass, editorialista per il The New Republic e giornalista free lance per diverse riviste quali Rolling Stone, Harper’s a Gorge. Le proiezioni saranno precedute da performance teatrali sul tema affrontato dalla rassegna, a cura della compagnia Spazio Libero. Con questa sezione sulla rivoluzione digitale il Tam Tam Digifest – che usufruisce del contributo della regione Campania – completa il viaggio che ci ha portato dal 1917 al 2017, dal “potere ai soviet” al “potere ai social”. E da qui che comunque tocca ripartire per ricordare la vera funzione dell’utopia: quello di indicare un orizzonte verso il quale muovere.