BULLISMO, LA PEDAGOGISTA: NECESSARI CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORI PER GENITORI

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drl BULLISMO, LA PEDAGOGISTA: NECESSARI CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORI PER GENITORI
  La dott.ssa Anna De Luca

“Siamo di fronte a una emergenza educativa”. Comincia così la nota della dr.ssa Anna De Luca, Pedagogista, Esperta in Counseling Vittimologico e in Consulenza pedagogica nei contesti educativi di formazione permanente.

Il fenomeno, continua la dottoressa De Luca “sta assumendo certe proporzioni divenendo una vera e propria piaga sociale ed urge trovare strumenti efficaci che favoriscano la sua diminuzione. Bullismo, cyber bullismo, sexting sono forme di lesione della dignità della persona che, troppo spesso, purtroppo rovinano le vite dei ragazzi, talvolta portandoli anche a un atto estremo. Questi fenomeni si combattono con interventi di più parti ossia istituzioni, famiglie, mondo della scuola, associazionismo, volontariato e gli stessi minori. E’ una responsabilità collettiva.

Bisogna partire, innanzitutto, dalle famiglie che è la prima agenzia educativa per eccellenza, tassello fondamentale per la prevenzione a questi fenomeni. Ricordiamo che i genitori hanno una responsabilità genitoriale che consiste, in sintesi, dell’obbligo di entrambi di svolgere adeguata attività formativa impartendo ai figli l’educazione al rispetto delle regole della civile coesistenza nei rapporti con il prossimo nello svolgimento delle attività extra familiari. In altre parole la mancanza di trasmissione di valori attraverso una completa e corretta educazione conduce il minore a porre in essere atti violenti, lesivi di diritti altrui. I genitori sono assenti o poco interessati al fenomeno del bullismo, cyber bullismo e sexting, come alla educazione in generale. Bisognerebbe, pertanto, non dare informazione ma formazione, coinvolgendoli in un percorso strutturato e obbligatorio.

Mi riferisco a una formazione capillare che investe la quasi totalità dei genitori, partendo dai luoghi di lavoro dove ci sono lavoratori rappresentati da padri/madri, dove il datore di lavoro investendosi, di quella responsabilità collettiva, istituisca o promuova dei corsi di formazione obbligatoria sui fenomeni menzionati, dando ai genitori gli strumenti per comprendere e intuire eventuali segnali di disagio e di prevaricazione, nonché approfondimenti sugli aspetti che riguardano la responsabilità genitoriale.

Solo attraverso una presa di coscienza, responsabilità, attenzione e volontà, da parte di tutta la collettività sociale si potrebbe ridurre il fenomeno e di tutti quegli aspetti insiti che oggi noi definiamo emergenza educativa”.