AMORI & MISERIE – SETTIMA PUNTATA

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di Calpurnia

melograno AMORI & MISERIE   SETTIMA PUNTATALa Notte racconta

Il Buio ascolta

La Luce purifica

 

Dalia lo guardò…era pallida e tirata…

“Hai sentito quello che ho detto?…”

Vittorio incalzava senza apparente acrimonia…non voleva forzare …non era sicuro che sua moglie stesse bene e forse desiderava che avesse un problema che trasportasse tutto e tutti su un’altra dimensione ed allo stesso tempo, non era sicuro che tutto ciò che gli aveva riferito quell’uomo fosse vero…

Sentiva la camicia appiccicata alla schiena, nella parte in cui si era appoggiato al sedile dell’auto…eppure non faceva così caldo…ma tutto sembrava stravolgersi…la sua vita, la sua pelle, il tempo e le stagioni…Istintivamente guardò l’orologio ed un  pensiero improvviso, quasi lo tramortì…di lì a poco sarebbero rientrati i ragazzi…e loro due avrebbero dovuto far finta di niente…Una rabbia sorda lo avvolse di nuovo e rischiò di soffocarlo….un rancore disperato gli chiuse la gola… alzò lo sguardo verso Dalia e con la coda dell’occhio gli parve di vedere un’ombra dietro la vetrata…per un momento gli era sembrato che ci fosse quel vecchio signore…Fausto…Era confuso e adesso aveva anche le allucinazioni…

Dalia lo guardò…aveva gli occhi lucidi… un lampo di follia le sfrecciò nello sguardo blu intenso…poi gli si avvicinò di scatto…

“Perché?,…perché lo hai incontrato?, dove lo hai visto?, e… cosa ti ha detto…e tu perché hai voluto parlare con lui…perché sei stato tu non è vero?, perché l’hai fatto…non avevi detto che volevi aspettare?,…eh?, dimmi… su…”

“Ehi…stai calma…ma sei impazzita Dalia?, cosa ti fa pensare che io abbia voluto parlare con lui?,…tu… piuttosto….sembri fuori di te…ma sei sicura di stare bene…siediti…siediti sulla poltrona…dai…”

Dalia si lasciò guidare verso la poltrona e vi si accasciò…appoggiò la testa al bracciolo…si mise le mani sulla faccia e scoppiò a piangere…piangeva a singhiozzi convulsi…come fanno i bambini disperati…Vittorio cercò di calmarla…inutilmente cercò di toglierle le mani dal viso…Dalia sembrava rattrappita su se stessa…

“Adesso calmati Dalia…calmati…calmati e ti racconto tutto…ma calmati per favore…”

Dalia alzò la faccia senza guardarlo…ma teneva ostinatamente lo sguardo basso e si stropicciava le mani…

Vittorio provava una pena infinita…non voleva lasciarla andar via…era soltanto questa la verità…voleva che piangesse ancora… fino a svuotarsi e poi…voleva guardarla… mentre tornava a casa…lentamente…mentre tornava alle cose di sempre…mentre tornava da lui e gli chiedeva di dimenticare…mentre raccontava di sé e della sua follia…mentre diceva: sono tornata per restare… Ma la devastazione nel suo sguardo, raccontava una storia diversa… raccontava che lei era già lontana…

“Posso parlare?, sei tranquilla ora?, vuoi ascoltarmi?

Lei fece cenno di sì, con la testa…una …due volte…

E lui le raccontò dei messaggi ricevuti, dell’appuntamento…dell’incontro con Sandro Deledda…raccontò dell’atteggiamento nervoso di quell’uomo mentre lei sobbalzava…raccontò…mentre lei ogni tanto sembrava chiudersi in un bozzolo e diventare sempre più piccola…

Dalia ascoltava… mentre lui le diceva che quell’uomo gli era sembrato strano…che aveva negato ogni relazione con lei…che era annoiato…che lei lo infastidiva…che i suoi messaggi erano un peso per lui… che, addirittura, lei gli stava rovinando la vita…che non sembrava un uomo innamorato…poi Vittorio non disse più nulla…perché si accorse di averla uccisa…

“Mamma…mamma?. dove sei? …mamma…cosa c’è?…mamma…papà …mamma ma non stai bene?…ma cosa è successo?”

Floriana era entrata come un turbine in casa…facendo un baccano esagerato come al solito…ma nessuno dei due si era accorto di nulla…Vedendo la sua mamma accasciata sulla poltrona, con il viso gonfio, Floriana si era spaventata…

Vittorio decise di colpo, quale parte avrebbe dovuto recitare…si sedette accanto a sua moglie…le circondò le spalle con un braccio e rivolto a sua figlia la rassicurò, dicendole che la mamma aveva avuto un violento alterco con una collega e la cosa l’aveva oltremodo provata…era soprattutto mortificata e adesso non riusciva a riprendersi… Era la prima volta che le succedeva una cosa del genere a scuola e riteneva di avere fatto una gran brutta figura…Dalia allungò la mano verso sua figlia che la guardava preoccupata, le sorrise addirittura e si alzò…

“Lo so …sono una stupida…me la prendo sempre troppo…ma tu non devi preoccuparti…vieni …tra poco pranziamo…e tuo fratello?, come mai non è ancora a casa?”

Proprio in quel momento, come se avesse sentito la voce di sua madre, un altro frastuono tipico…e Corrado irruppe letteralmente, nel salone…

“Cosa c’è qui?, una riunione di famiglia?, ehi mamma…cosa è successo?, ma piangi?…cosa succede??

Corrado guardò verso suo padre con aria interrogativa…di colpo ansioso…

Vittorio spiegò la vicenda anche a suo figlio ed invitò entrambi i ragazzi ad andare a prepararsi per pranzare…Mentre Floriana e Corrado si avviavano verso le loro stanze, guardò sua moglie….una povera piccola cosa, curva e grigia…sua moglie aveva perso i colori…era sfinita…Lui non sapeva cosa pensare…non immaginava neppure, cosa sua moglie stesse pensando…sapevano entrambi che il giorno del tormento era soltanto iniziato e che avrebbero dovuto spendere ancora, oceani di parole immerse nei dubbi, prima di capire, prima di riuscire a dare nomi alle cose accadute, alle miserie immaginate, alla sofferenza che stava dilaniando le loro vite…Avrebbero dovuto fingere nelle prossime ore…Sedersi attorno al tavolo come ogni giorno…una famiglia felice ed indaffarata…presa da mille cose, studio, sport, musica, hobbies…un piccolo rimprovero a  Floriana ed una carezza a Corrado, una tirata di capelli a  Corrado ed un bacio a Floriana… così si avvolgevano come un gomitolo dorato e prezioso, i giorni e  le ore, attorno alla loro esistenza…ma quel giorno attorno al tavolo, sarebbe andata in scena la commedia dell’arte…lui e  Dalia avrebbero recitato a  soggetto…

Fortunatamente quello era uno dei giorni convulsi che mettevano insieme i mille impegni dei ragazzi ed il pranzo fu velocissimo…mentre mangiavano chiesero alla mamma alcuni particolari del litigio con la collega e Dalia imbastì una storia fatta di ore di permesso e di presunti favoritismi da parte del preside…

I ragazzi hanno sempre voglia di superare…di fare in fretta…i genitori sono lì per risolvere i problemi e non per crearli…La mamma adesso era più calma e loro sapevano che avrebbe risolto tutto…adesso potevano stare tranquilli…

Dalia e Vittorio rimasero seduti da soli al tavolo della cucina…

“Hai detto che ha chiesto lui di incontrarsi con te, non è vero?…”

Dalia parlava con un lieve affanno nella voce…voleva sapere….parlava a bassa voce ma si intuiva il desiderio di conoscere i particolari…

“Certo…è stato lui, te l’ho detto…è stato lui a chiedermi un incontro…e me lo ha chiesto prima ancora che tu ed io parlassimo…capisci?, capisci perché sono meravigliato, stupito…è strano tutto questo…non percepisco alcun senso logico in quello che ha detto, soprattutto rispetto quello che tu mi hai raccontato…”

“Io ti ho raccontato la verità…adesso tu mi dici che lui ti avrebbe detto che sono addirittura un peso…che lo tormento…Non è vero!…non è cosi! Noi abbiamo una relazione…noi abbiamo una relazione…Non capisco!…”

“Ehi mamma…non ti ho detto una cosa…interessantissima sai?”

Floriana aveva alcuni fogli in mano…sembravano piantine…disegni…

Dalia alzò la testa e guardò quella bella ragazza…ed improvvisamente ebbe paura che potesse soffrire per un uomo…per un amore non corrisposto…ebbe il terrore di vederla un giorno raggomitolata in un angolo, incapace persino di piangere… Sentì una lama di gelo che l’attraversava…non riusciva a muoversi…poi cominciò a sudare…si passò la mano rapidamente sulla fronte e tentò di raddrizzarsi per non far capire a sua figlia che era sconvolta…

Floriana sembrava euforica….

“Sai…la prof di Storia ci ha assegnato alcune ricerche…dobbiamo andare all’archivio di stato e scartabellare la storia di questa città…scoprire cosa sia successo da queste parti negli ultimi cento anni…pare che i nostri concittadini, quelli del passato ovviamente, abbiano fatto parlare di sé…insomma dobbiamo scoprire e raccontare fatti e misfatti…e pare che da queste parti si sia consumato anche un delitto…voi due lo sapevate?…

Vittorio guardò Floriana, sospirò e le fu improvvisamente grato di avere interrotto il dialogo con sua moglie…era diventato angoscioso portarlo avanti…e sapeva che sarebbe stato sempre più difficile affrontare l’argomento…eppure avrebbero dovuto farlo…avrebbero dovuto farlo in fretta…

“No…Floriana…non ne so nulla…delitti?, qui… da queste parti…possibile?, ma sei sicura?”

“Certo papà, la prof ci ha detto che si trattava di un delitto passionale…figurati…quanto mi piacciono queste cose!, la ricerca la farò con Roberta…perché con lei mi trovo d’accordo su un sacco di cose…anche lei è attirata da questo tipo di ricerca…adesso devo andare…mi aspetta…dobbiamo affrettarci perché l’Archivio alle 17 chiude…cià pà cià mà….”

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