CLAUDIO URSOMANDO (FDI): LA DOPPIA FACCIA AMBIENTALISTA DELL’AMMINISTRAZIONE MARINO

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Claudio Ursomando coord. FDI 150x150 CLAUDIO URSOMANDO (FDI): LA DOPPIA FACCIA AMBIENTALISTA DELLAMMINISTRAZIONE MARINO
Claudio Ursomando, coordinatore cittadino FDI

CASERTA – Claudio Ursomando, coordinatore nell’area casertana di Fratelli d’Italia, ha diffuso le seguenti dichiarazioni in meerito alle ultime decisioni dell’Amministrazione Marino.

“Ecco la doppia faccia ambientalista dell’amministrazione comunale di Caserta!  Se da un lato ha deciso di avviare la ZTL “part time” di corso Giannone  per tutelare, a suo dire, l’ambiente  della zona, dall’altra ha deciso di eliminare la bellezza di 160 alberi nel territorio cittadino, la maggior parte di questi nel centro storico ed in particolare corso Trieste, Via Battisti e via Roma. Tuttavia non è dato sapere su quali elementi si basi la decisione dell’amministrazione comunale visto che, a  quanto pare, non esiste una perizia agronoma che accerti l’effettiva pericolosità di questi alberi, la cui unica conseguenza al loro abbattimento, sarà che le vie interessate assumeranno un paesaggio lunare e impraticabile per i cittadini e i turisti, specie nei mesi estivi, considerato che la mancanza assoluta di alberi comporterà l’impossibilità di passeggiare lungo le vie cittadine durante la calura estiva.  Oltre alla inopportunità di tale decisione, la stessa appare anche illegittima considerato che trattandosi di piantagioni presenti nel centro storico e quindi sottoposto a tutela paesaggistica, l’eliminazione delle stesse comporterà un evidente modifica del paesaggio, tale da rendere  necessario il parere della sovrintendenza che,  a quanto pare,  non è stato richiesto in ragione dell’asserita pericolosità. A questo punto noi ci chiediamo a chi gioverà tutto ciò? Quali sono i costi reali – e definitivi – di questa impresa? Ed ancora, l’eliminazione di tali elementi arborei (che si spera avvenga – almeno – per estirpazione al fine di eliminare la pericolosità delle radice risalite in superficie) comportera’, inevitabilmente, anche il ripristino dei marciapiedi e delle zone interessate dai lavori: e chi pagherà questi lavori? Da dove verranno Presi i fondi considerato che siamo un Comune in dissesto? E’ stata redatta  una relazione costi-benefici?  E poi, il legname ottenuto da tali abbattimenti portera’ utili all’amministrazione, visto che non si parla di alberi malati ma pericolosi, o i cittadini casertani si troveranno a pagare questi lavori senza alcun tipo di beneficio? Queste sono le domande che i cittadini oggi si stanno ponendo senza, tuttavia, avere alcuna risposta, ponendo forti dubbi anche a chi sta appoggiando questa amministrazione. Infatti tale ultima decisione, dopo quella della Ztl part time di corso Giannone,  non è suffragata neppure dalla maggioranza considerato che alcuni consiglieri si sono apertamente dichiarati contro questa determina, nè possiamo credere che la stessa sia solo frutto del dirigente preposto senza che quest’ultimo si sia quantomeno confrontato con qualcuno dell’amministrazione, trattandosi pur sempre di una decisione afferente alla politica e le sue scelte per la città. La proposta di FdI è di instaurare quindi un tavolo tecnico costituito dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, e da esperti indicati dall’ordine degli agronomi, dall’ordine degli architetti e da rappresentanti dei botanici al fine di predisporre un piano serio di salvaguardia del verde pubblico e del paesaggio. E’ inammissibile che, piuttosto che preservare il patrimonio arborea di una città attraverso una compiuta manutenzione ordinaria, si decida di estirparlo tout court. L’unica certezza che oggi hanno i cittadini casertani é che l’amministrazione Marino è oramai giunta al capolinea vista anche la palese frattura che sta montando tra i consiglieri di maggioranza resi del tutto estranei sulle scelte strategiche per la città. Auspichiamo quanto prima le dimissioni del sindaco e della giunta perché oramai non rappresentano più la volontà dei cittadini casertani avendo completamente disatteso il programma per i quali sono stati eletti”.