CAPUA, ARRESTATO CARMINE ANTROPOLI

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CAPUA – Nella mattinata odierna, in Capua (CE), i Carabinieri del Comando provinciale – Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di ANTROPOLI Carmine – sindaco di Capua per due consiliature consecutive, dall’anno 2006 al 2016 – per i reati di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, e di ZAGARIA Francesco – imprenditore di Casapesenna, stabilitosi nel territorio capuano -, quest’ultimo ritenuto responsabile dei delitti di associazione di tipo mafioso, duplice omicidio aggravato dalle finalità mafiose e violenza privata aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento restrittivo costituisce il risultato di una prolungata attività investigativa, avviata nell’anno 2015 anche con l’ausilio di attività tecniche e terminata nel luglio 2018, corroborata da convergenti dichiarazioni di importanti collaboratori di giustizia. In base alle emergenze delle indagini agli indagati si contestano i seguenti fatti:
– il clan “dei casalesi” ha condizionato lo svolgimento delle elezioni amministrative per il Consiglio comunale di Capua, tenutesi il 5 giugno 2016;
– grazie alla forza di intimidazione di ZAGARIA Francesco, affiliato al clan “dei casalesi” (fazione Zagaria), ANTROPOLI Carmine, all’interno del suo studio medico, con percosse a cui ha dato luogo materialmente lo ZAGARIA, ha indotto un avversario politico a ritirare la candidatura alla carica di consigliere comunale. Inoltre, ANTROPOLI Carmine è risultato gravemente indiziato di avere stretto un patto con ZAGARIA Francesco e con MEZZERO Martino (altro affiliato al clan dei casalesi) per assicurare dei voti ad altro candidato, pure appartenente al gruppo politico di ANTROPOLI;
– l’imprenditore capuano ZAGARIA Francesco, meglio noto come “Ciccio ‘e Brezza” e “sentenza”, già oggetto nell’anno 2017 di un provvedimento cautelare in carcere per i reati di concorso esterno in associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni, nonché di un provvedimento di sequestro preventivo di due società a lui riconducibili, operanti nel settore dell’edilizia e in quello caseario, ha assunto ruolo di elemento apicale del clan “dei casalesi” – fazione Zagaria – tanto da godere di incondizionata fiducia da parte del capo del clan ZAGARIA Michele, il quale lo impiegò con funzioni di ausilio nell’esecuzione del duplice omicidio di CATERINO Sebastiano e DE FALCO Umberto, commesso a S. Maria Capua Vetere il 31 novembre del 2003.

2 Commenti

  1. Sono andato via da Capua, e quando mi chiedono di dove sono ho vergogna.Non c’è più niente da fare per i giovani con questi uomini per bene…..

  2. Ma quando sparirà questa feccia dalla faccia della terra….assieme a questa c…. di uomo si dovrebbero portare anche almeno la metà dei consiglieri regionali casertani….pigliatev scuorno!!!

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