SANTA MARIA CAPUA VETERE – Si svolgerà venerdì 8 marzo 2019 a partire dalle 15:30, presso la Scuola di Formazione Forense in Via Lussemburgo a Santa Maria Capua Vetere, il convegno “LA RIFORMA ANTICORRUZIONE EX LEGE N. 3/2019: L'(IN)GIUSTO PROCESSO E LA SUA (IR)RAGIONEVOLE DURATA”, organizzato dalla locale Camera Penale in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere.
Il tema, di stringente attualità, sarà trattato dal neoeletto presidente COA Ottavio Pannone, dal presidente della Camera Penale Romolo Vignola e dal magistrato Giuseppe Provitera, presidente della Corte di Assise di Napoli. Atteso l’intervento del presidente dell’Unione Camere Penali Gian Domenico Caiazza, eletto a ottobre al Congresso di Sorrento e per la prima volta ospite di una camera penale campana.
A moderare l’incontro il giornalista RAI Geo Nocchetti.
“Non si bara al tavolo del processo – ha tuonato di recente l’avv. Gian Domenico Caiazza – Sulla legge “spazzacorrotti” ho avuto modo di esprimere da tempo, e ripetutamente, tutte le ragioni che mi inducono a considerarla una pessima legge, prodotto perfetto di un populismo penale nel fulgore del suo successo”.
Con 304 voti a favore e 106 contrari, l’aula della Camera a dicembre del 2018, con l’astensione dei parlamentari di Forza Italia, ha approvato definitivamente il disegno di legge anticorruzione, cd. “spazzacorrotti”, norma che contiene le misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, le modifiche alla prescrizione dei reati e disposizioni sulla trasparenza dei partiti e movimenti politici.
Dalla sua entrata in vigore, però, e anche durante tutto l’iter parlamentare di questa legge fortemente voluta dal M5S e criticata dall’opposizione e da parte della maggioranza, la legge ha suscitato una forte contestazione sia dell’avvocatura penale sia di parte della magistratura per la deriva populista di un provvedimento che, ad esempio, equipara di fatto i reati contro la pubblica amministrazione a reati che l’ordinamento penitenziario considera “ostativi”, cioè non meritevoli dei cd. benefici penitenziari (prima della “spazzacorrotti” facevano parte di questa categoria i reati di mafia e quelli di violenza sessuale, ad esempio).
“Obiettivo del convegno sarà, quindi – preannuncia l’avv. Romolo Vignola – quello di sviscerare le insidie del provvedimento, da molti tacciato di incostituzionalità, e di delineare gli interventi che l’Unione Camere Penali, convocata di recente anche dal Ministro della Giustizia, ha intenzione di porre in essere sia sul piano della richiesta di modifica della norma sia sul piano dell’informazione ai cittadini, sui cui istinti sempre più spesso si giocano battaglie parlamentari che esasperano i temi facendo regredire, in termini di cultura giuridica e di relative soluzioni prospettate o introdotte, lo Stato di diritto”.