L’ATTORE ENRICO IANNIELLO PRESENTA “LA COMPAGNIA DELLE ILLUSIONI” AL LICEO MANZONI

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IMG 20190319 WA0015 LATTORE ENRICO IANNIELLO PRESENTA LA COMPAGNIA DELLE ILLUSIONI AL LICEO MANZONICASERTA – Nella giornata di domani, giovedì 21 marzo, presso l’Aula Magna del Liceo “A. Manzoni” di Caserta, a partire dalle ore 10:00, si terrà l’incontro con Enrico Ianniello, autore del libro “La Compagnia delle Illusioni”. Dopo lo straordinario esordio con “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Premio Campiello Opera Prima 2015), libro che nel 2015 presentò agli studenti del Liceo Manzoni, Enrico Ianniello – una delle voci più sorprendenti del panorama letterario italiano – ci rende spettatori attivi di una commedia agrodolce, ricca di svolte inaspettate.

Un graditissimo ritorno al liceo della preside Adele Vairo dunque, quello dell’attore, regista e traduttore casertano che ha lavorato a lungo nella compagnia di Toni Servillo e che è conosciuto ormai da tutti come il commissario Nappi della serie televisiva “Un passo dal cielo”. A presentare l’autore, domani in Aula Magna, sarà la prof.ssa Angela Cerrito, mentre a coordinare i lavori saranno le prof.sse Maria Varone e Almerinda Della Selva. Per l’occasione ci sarà il reading a cura del Laboratorio Classico diretto dal prof. Massimo Santoro.

 Il libro

Per lavorare nella Compagnia delle Illusioni un nome in codice è indispensabile, e quello di Antonio Morra è il più bello di tutti: ’O Mollusco. Dopo una carriera d’attore con un solo ruolo importante – il portiere impiccione della serie tv Tutti a casa Baselice –, a quasi cinquant’anni Antonio Morra vive con la madre e la sorella Maria a Napoli, dove si arrangia dirigendo uno sfizioso gruppetto teatrale amatoriale. Il ragazzo di un tempo, pieno di sogni e forza di volontà, si è trasformato a causa di un terribile evento in un uomo senza capo né coda: perfetto dunque per la misteriosa Zia Maggie, che lo ha attirato nella potente rete segreta della Compagnia delle Illusioni. Così Antonio è diventato ’O Mollusco: l’interprete di mille ruoli diversi che gli permettono di influire sulle vite altrui fino a mutare la realtà, perché “le persone non vedono ciò che è vero, ma rendono vero quello che desiderano vedere”. E solo quando l’illusione avrà sovvertito anche la sua vita, Antonio potrà ritrovarsi. In fondo, come recita una delle regole della Compagnia, “la conseguenza estrema della finzione è la verità”.