LEGGE EUROPEA, OBBLIGHI PER L’ITALIA: L’INTERVENTO IN SENATO DELLA SEN. LONARDO

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%name LEGGE EUROPEA, OBBLIGHI PER LITALIA: LINTERVENTO IN SENATO DELLA SEN. LONARDOROMA – Intervento della Senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo, in Discussione del Disegno di Legge: Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018.

“Colleghi, la legge europea è un passaggio fondamentale nella vita democratica nel nostro Paese, ormai da molti anni. Stiamo discutendo di una legge importante necessaria per sanare una serie di infrazioni, apparentemente meri tecnicismi, ma che in realtà incidono profondamente nella vita di aziende, lavoratori e famiglie. Tale evidenza sfugge probabilmente a questo Governo.
Affermo ciò perché siamo ancora in attesa di sapere, ufficialmente, chi sono gli incaricati del Governo ad occuparsi degli affari comunitari. Vi è certo un interim al Presidente Conte e, pare, che alcune deleghe siano state nuovamente concesse al Sottosegretario Barra Caracciolo, ma questo non basta.
Il Ministero per gli Affari Comunitari ha un ruolo centrale avendo, tra l’altro, proprio la competenza sulle infrazioni cui l’Italia è soggetta. Qualche malizioso potrebbe pensare che la vostra non sia semplice sciatteria, ma una volontà esplicita di ignorare l’importanza e la centralità della partecipazione italiana alla vita dell’Unione Europea.
Il ministero, durante tutto l’anno in corso, non è stato in condizioni di lavorare e da qui in poi non si sa cosa accadrà. Se sommiamo quanto detto al fatto che proprio in queste settimane si sta discutendo del nuovo bilancio comunitario, in particolare per ciò che afferisce ai fondi tanto importanti per il nostro Mezzogiorno, capirete certamente il nostro sconcerto.
Uno sconcerto che si acuisce se aggiungiamo che siamo alla vigilia dell’appuntamento elettorale europeo e che all’orizzonte le nubi tempestose della Brexit, con le ricadute importanti che questo avvenimento avranno sulla nostra economia, non si sono affatto diradate.
Dunque possiamo affermare che, nel migliore dei casi, questo Governo mostra disinteresse per l’Europa, se non ostilità aperta. Questo è inaccettabile. Certo l’Europa non è perfetta anzi, ma è la nostra casa, una casa che ha permesso quasi un secolo di pace e crescita economica non dimentichiamolo!
Crescita che nasce dai fondi strutturali la cui programmazione 2021-2027, come dicevo poc’anzi, è in fase di discussione. In particolare la presumibile uscita della Gran Bretagna porterà ad una riduzione del budget a disposizione per l’attuazione della politica agricola comune. Molti paesi si stanno mobilitando per scongiurare tale avvenimento, che rappresenta un serio pericolo per la tenuta e la salvaguardia del nostro patrimonio agro-industriale. Dobbiamo lavorare intensamente, in particolare, per garantire un futuro per i giovani agricoltori. Dobbiamo aiutare queste ragazze e ragazzi che vedono nell’agricoltura una opportunità di riscatto e soprattutto un modo per restare nelle proprie aree di origine.
Perché vedete Colleghi, il dramma dell’emigrazione non è legato solo a genti che vengono in Europa da Africa e Asia, ma lo è anche per tante, troppe famiglie del nostro Sud che vedono andar via i propri ragazzi in cerca di opportunità. E chi, come me, viene dal quel sud questo lo sa molto bene.
Dicevo incentivare l’imprenditoria agricola giovanile ci consentirà di avere delle innovazioni ed un rinnovato entusiasmo e, di conseguenza, una migliore risposta del mercato, cibo di qualità e uno sviluppo sostenibile per l’ambiente. I giovani che vogliono fare questo lavoro devono essere sostenuti. Auspichiamo, in tal senso, che anche il Governo italiano faccia sentire, con autorevolezza, la sua voce in Europa per tutelare i nostri interessi.
Come lo farà senza il Ministro ad hoc questo è tutto da chiarire.
Sempre per i giovani sarebbe necessario che il nuovo Fondo sociale europeo Plus (FSE+) fosse collocato all’interno della Politica di Coesione, così da farlo diventare uno strumento a sostegno degli investimenti nel capitale umano e per l’inclusione sociale. Il FSE+ dovrebbe, inoltre, poter contare su maggiori risorse aggiuntive, visto che questo nuovo strumento ha inglobato altri programmi, compresa la fondamentale iniziativa per l’occupazione giovanile cui è destinata una dotazione specifica nell’attuale programmazione. Vedete Colleghi tante opportunità ci potrebbero essere, se solo volessimo coglierle, ma questo Governo sembra ignorarle essendo troppo preso a litigare alla caccia di voti. Quindi il mio appello è occupatevi di Europa, criticatela se volete, ma occupatevene cercando di raccogliere il meglio che può”.