SUCCESSO PER LA PRIMA PRESENTAZIONE DEL LIBRO TR3NTASET7E DI ANNA VERLEZZA

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Amiche in SUCCESSO PER LA PRIMA PRESENTAZIONE DEL LIBRO TR3NTASET7E DI ANNA VERLEZZA
al centro la scrittrice Anna Verlezza

a cura di Jenny Longobardi

ARIENZO (CE) – Avvolta in un’aria di complicità Anna Verlezza si è rivelata dirompente, appassionata e sincera incorniciando con il suo entusiasmo la serata di mercoledì 17 aprile dedicata alla presentazione del suo ultimo lavoro, TR3NTASET7E, edito da Melagrana. L’incontro, aperto da Enza Campagnuolo, responsabile editoriale, e coordinato sapientemente dalla prof.ssa Adele Grassito, responsabile del Centro Hecate di Casagiove, ha goduto della presenza in sala di un pubblico coinvolto ed incuriosito dalle personalità di Chiara, Elena, Claudia, Milena e donna Caterina… donne di contatto e di confronto, ognuna immersa nella propria individualità e capaci di scaturire nel lettore spontaneamente pensieri e riflessioni molteplici. 

Adele IN SUCCESSO PER LA PRIMA PRESENTAZIONE DEL LIBRO TR3NTASET7E DI ANNA VERLEZZA

“Ogni figura narrante è un colore – spiega Adele Grassito – ciascuno non separato dall’altro. Essi si mescolano in tasselli senza confini definiti. È il gioco delle grammatiche funzionali presenti nei libri di Anna Verlezza, conditi dalla simmetria tra autori, storie e protagonisti… che arrivano senza appesantire il discorso”. 

Al centro di un discorso di violenza contro le donne, il rapporto plurale maschile/femminile in TR3NTASET7E appare molto forte. Esso è rafforzato dalle categorie spazio/temporali e dalle scene che vengono trattate sempre dall’autrice con sensibilità e cura. Ospite della serata la giornalista Daniela Volpecina, che ha curato la prefazione del testo e che ha ulteriormente acceso l’interesse verso l’opera evidenziando la potenzialità della narratrice nel saper attivare processi empatici tra lettore e personaggio, affermando di essere stata rapita dal personaggio della giornalista Elena Sanna e dalla sua vita professionale, dai compromessi che ha dovuto raggiungere e dalle forzature sociali che ha dovuto subire in nome di una verità scomoda che deve essere insabbiata.

A chi le chiede cosa rappresenta per lei la sua ultima fatica, Anna Verlezza risponde che: “Il libro rappresenta il mio IO più maturo. È una storia che rispetto alle precedenti pubblicazioni vive di una struttura nuova, in cui lo spazio principale è dedicato all’uomo e alla donna, mai in una contrapposizione pregiudiziosa. Ad un certo punto la trama cambia …c’è il salto in una storia fatta di personaggi che dialogano pur non vivendo nello stesso tempo. Un fil rouge che si crea autonomamente perché – confessa la Verlezza – spesso sono proprio i personaggi che si presentano a me”. TR3NTASET7E è un libro che sostanzia la sua crescita nella scrittura, ma anche nella personalità. L’autrice lo definisce un “giallo- romantico” ricco di suspence in cui la parola diviene madrina di sentimenti incarnati.

Anna Verlezza immersa tra gli sguardi si esprime come una narratrice in viaggio alla ricerca di consapevolezza, quella che riversa e traspare nello sviluppo stilistico della sua scrittura protesa alla ricerca di un’armonia strutturale del testo, e che a sua volta tende a raggiungere un’armonia universale.

L’autrice è consapevole che il libro non finisce con la stampa, ma è indipendente e che spesso le vite raccontate attraverso i pensieri dei lettori assumono fisionomie e significati molteplici, talvolta estranei anche alla penna di chi li ha generati. Una storia delle storie in cui trovano posto anche argomenti importanti quali il Caso Moro, la Legge Basaglia e una riflessione profonda sui dettami della Politica. 

Una lettura consigliata in cui ogni cosa lascia la traccia di un particolare per una visione del tutto.