“POETI DALL’INFERNO”: QUANDO LA TRASGRESSIONE DIVENTA ARTE

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verlaine e rimbaud 844757 tn “POETI DALLINFERNO”: QUANDO LA TRASGRESSIONE DIVENTA ARTEFossero vissuti oggi, Paul Verlaine e Arthur Rimbaud, (nella foto) la loro ribellione non avrebbe suscitato indignazione, sarebbe stata raccontata come una salutare provocazione. All’epoca (ci riferiamo alla fine dell’Ottocento) invece, la relazione tra i poeti “maledetti” ebbe gravi ripercussioni. Oggi il dibattito sul riconoscimento dei diritti civili alle coppie omosessuali è acceso e vivo, si discute sulla possibilità di adottare figli, di contrarre matrimonio. Questi temi vengono affrontati ancora -seppur in minima parte- come se tutto questo non rientrasse nella “normalità”.Addentrarsi in questo Immagine 6 “POETI DALLINFERNO”: QUANDO LA TRASGRESSIONE DIVENTA ARTEdiscorso comporterebbe sviscerare concetti troppo ampi, dunque, a poca distanza dal giorno della Liberazione, evitiamo di entrare nel merito e di affrontare il concetto di “libertà”, focalizzando invece l’attenzione su altri aspetti. Una premessa da fare, prima di analizzare la pellicola che racconta la storia ossessiva tra Verlaine e Rimbaud, riguarda il mondo dell’arte in generale. Musicisti, scrittori, poeti, pittori: in molti casi la loro esistenza è caratterizzata da depressione, trascuratezza, smoderatezza. Ne abbiamo parlato, ad esempio, analizzando “I colori dell’anima”, l’opera che racconta la vita di Amedeo Modigliani, che rientra perfettamente nello stereotipo “genio e sregolatezza”. Follia, malinconia, rabbia, creatività, annientamento: sono questi gli elementi chiave.verlaine rimbaud  “POETI DALLINFERNO”: QUANDO LA TRASGRESSIONE DIVENTA ARTE

“Poeti dall’inferno” racconta la passione che dal 1871 al 1873 legò Paul Verlaine e Arthur Rimbaud, appena sedicenne. Il film non ha nessun’altra pretesa se non quella di tratteggiare la biografia di due grandissimi artisti, descrivendo il loro morboso e violento rapporto. La regia è cruda, sincera, veritiera. La pellicola stimola ad approfondire perché incuriosisce. Le interpretazioni di Leonardo Di Caprio (Rimbaud) e David Thewlis (Verlaine) riescono image022 “POETI DALLINFERNO”: QUANDO LA TRASGRESSIONE DIVENTA ARTEa far trasparire l’insolenza, il cinismo, la megalomania, la mancanza di ipocrisie, la crudeltà. La pellicola di Agnieszka Holland, regista polacca, è dunque molto intensa. I due poeti si mostrano fragili e spietati allo stesso tempo. “Poeti dall’inferno” è un prodotto provocatorio che mostra come la passione possa sfociare in tormento e violenza. Sarebbe stato più credibile, forse, se si fosse dato maggiore spazio ai versi delle poesie, che la regista in alcuni casi, ci nega.

Mariantonietta Losanno