OSPEDALE, VERGOGNATEVI…SE POTETE

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(f.n.) – In una delle sue ultime performance pubbliche, Mario Nicola Vittorio Ferrante, direttore generale dell’Aorn, ha ripetuto per l’ennesima volta: “Quando sono arrivato, ho trovato le macerie”. Bene, adesso il signor Ferrante si metta comodo e ascolti con attenzione senza distrarsi…Dopo due anni ne abbiamo abbastanza dei galli di fuori porta, che vengono a ballare sulla nostra monnezza, indossando i tutù che i partners politici, hanno cucito loro addosso….lasci stare i luoghi comuni e ringrazi quelle macerie che hanno consentito alla cara Rosetta d’Amelio di trovare un posto in cui piazzarla, per continuare a legittimare il gioco degli altri…cosa che ha fatto  dal primo momento…Cosa stiamo dicendo?, tranquillo… adesso lo spieghiamo … sia a lei che ai suoi primari intoccabili, con la speranza che “lu cuntu” arrivi a qualche congiunto magistrato. Era il 20 di giugno del 2017 e lei, caro Ferrante era stato nominato direttore da circa un mese, quando un medico del Dipartimento di Scienze Cardiologiche, le inviò una lettera, avente per oggetto: comunicazione di mancata assistenza anestesiologica in situazione di emergenza. Il medico riferiva che era stato chiamato in reperibilità, per eseguire una coronarografia in un paziente proveniente da un altro ospedale,  con infarto miocardico acuto complicato da arresto cardiaco e, prima di disporre il trasferimento in sala di emodinamica, aveva richiesto assistenza e supporto anestesiologico ma, nonostante le ripetute sollecitazioni al servizio di Terapia Intensiva Cardiochirurgica e all’Uoc di Rianimazione, il supporto anestesiologico veniva negato per indisponibilità del personale di servizio…pertanto il medico, vista l’urgenza procedeva al trattamento, nonostante l’assenza del supporto anestesiologico. La procedura, fortunatamente,  si concludeva con buon esito e senza complicanze…Lei, signor Ferrante non ci risulta abbia emesso, nella circostanza un solo fiato, per redarguire o sanzionare gli intemerati direttori della Rianimazione e della Terapia Intensiva e sappiamo bene, perché i metodi adottati dalla direzione strategica in questi due anni ci confortano nel giudizio negativo,  che nel caso il paziente fosse deceduto,  avreste fatto cadere paradossalmente, la colpa sul medico che aveva operato da solo… salvaguardando il sacro deretano dei soliti noti,  perchè “questo” siete voi  …esattamente questo…Il personale di servizio che il 18 giugno del 2017 risultava “indisponibile” dovrebbe essere lo stesso, numericamente parlando, che, secondo quanto Ferrante dichiara  nella delibera 369 del 15 maggio u.s., garantisce “con complessità” l’ordinaria gestione sia propria che di ausilio alle altre Uoc…praticamente riesca appena a garantire l’ordinario… Un’affermazione ottimista quella di Ferrante e comunque non rispondente al vero,  visto che  il 20 giugno del 2017 l’ordinario non era stato garantito. Sarebbe interessante verificare se per caso in quella data, gli anestesisti fossero già in missione altrove, come da convenzione con l’A.O. Moscati di Avellino,  rinnovata proprio il 15 maggio u.s. con la 369…Una  delibera che è un capolavoro di cialtronaggine…originata, pare, dalla solita sceneggiata di avvertimento degli anestesisti, cui il primario di Rianimazione, soggiace perché non può fare diversamente, altrimenti qualcuno potrebbe prendere i famosi slip reperto d’autore ed agitarglieli davanti agli occhioni belli…della serie “tucapisceamme!” e Ferrante, cuor di leone, l’uomo che aveva trovato le macerie ed era venuto qui a sanare l’Ospedale della camorra, si adegua…ancora una volta si adegua… per non avere casini ulteriori e rischiare che la già sbullonata Rianimazione, vada definitivamente in tilt… Leggiamo quindi che nell’Azienda, “persistono carenze di dirigenti medici, inclusi quelli afferenti alla Uoc di Anestesia e Rianimazione, ove emerge “la complessità” a garantire l’ordinaria gestione sia propria che di ausilio alle altre Uoc”…Ciò nonostante il direttore della Rianimazione esprime parere favorevole, al rinnovo della convenzione fino  al 31 luglio, due mesi per 600 ore complessive a 60 euro all’ora…”previa salvaguardia delle prestazioni anestesiologiche volte a garantire i Lea” …Un’altra dichiarazione cialtronesca visto che, ripetiamo,  il 20 giugno del 2017 il livello minimo di assistenza non è stato garantito ed il peggio è stato evitato, soltanto grazie  ad un professionista serio che non aveva dimenticato la coscienza nel retrobottega. Una vergognosa delibera in cui si dichiara la carenza di dirigenti medici, ma si rinnova la convenzione per consentire a quelli che ci sono, di guadagnare ad Avellino, un extra che si tradurrà al ritorno, in superlavoro, scarsa attenzione, stress e via col tango…Poi qualcuno si interroga con l’occhio stellato, sulle infezioni in Rianimazione e la Triassi fa totò ai farmacisti, che non chiedono la ricetta per gli antibiotici…ma fateci il piacere di andare a nascondervi in paranza! Non ci sono parole sufficientemente efficaci per manifestare lo sdegno profondo, dinanzi alla dimostrazione chiara, lampante…addirittura scientifica, che per una certa congrega di dirigenti medici di questo Ospedale e per coloro che legittimano le loro richieste, il malato non conta niente. E adesso se ci riuscite…VERGOGNATEVI!

2 Commenti

  1. Secondo qualcuno il primario della rianimazione discenderebbe nientemeno che da Fra’ Diavolo (Michele Pezza) brigante fedele ai Borbone. Secondo qualcun altro sarebbe imparentato con il presidente del tribunale dei ministri di Napoli, che, quindi, discenderebbe anche lui da un brigante fedele ai Borbone. Catarsi o nemesi? Chissà.

  2. Ma perché Ferrante protegge la rianimazione?È un uomo integerrimo su tutto e poi la rianimazione non la tocca, la chirurgia non la tocca, l’autoparco non lo tocca, gli amministrivi non li tocca,gli interinali non li tocca….No,forse ho sbagliato. Integerrimo solo con qualcuno per il resto in quest’ospedale ognuno fa quello che gli pare basta chiedere intercessione a Carozza e tutto è permesso e concesso. Povero chi ci capita. Dottoressa cara visto che si trova può dire al mega direttore Carozza di togliere la monnezza dalle scale di emergenza dei vari padiglioni? Non si sa mai dovessero servire…

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