TRAFFICO DI RIFIUTI IN PROVINCIA DI CASERTA: UN ARRESTO

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1 8 TRAFFICO DI RIFIUTI IN PROVINCIA DI CASERTA: UN ARRESTOCASERTA – Il NOE di Caserta ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza impositiva di misure cautelari personali e reali emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.  In particolare, il GIP ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti di TESSITORE Giovanni, ritenuto gravemente indiziato del delitto di traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies del codice penale) ed il sequestro preventivo di un autocarro cassonato con rimorchio, due pale meccaniche di cui una tipo bobcat di proprietà ed in uso al predetto.3 8 TRAFFICO DI RIFIUTI IN PROVINCIA DI CASERTA: UN ARRESTOL’odierna misura trae origine da una serie di accertamenti posti in essere dal NOE di Caserta in seguito ad attività informativa condotta nell’ambito di controlli ambientali nei confronti del citato TESSITORE, persona già coinvolta in pregresse attività investigative aventi ad oggetto lo smaltimento illecito dei rifiuti.2 9 TRAFFICO DI RIFIUTI IN PROVINCIA DI CASERTA: UN ARRESTOLe investigazioni, coordinate nel corso del 2018 dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli con l’applicazione di un PM della Sezione per la Tutela dell’ambiente e del territorio della medesima Procura della Repubblica, e condotte soprattutto attraverso capillari servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di accertare un ingente traffico di rifiuti speciali, costituiti prevalentemente da inerti da demolizioni e costruzioni edili, nonché terre e rocce da scavo, realizzato nei comuni della provincia di Caserta con epicentro a Frignano.4 3 TRAFFICO DI RIFIUTI IN PROVINCIA DI CASERTA: UN ARRESTOIn particolare, l’attività del TESSITORE si estrinsecava nel prelievo di rifiuti di demolizione presso i cantieri di imprese compiacenti, impegnate in lavori edili sul territorio, per poi trasportarli in altri siti in assenza di ogni autorizzazione e documentazione (FIR) utile al tracciamento ed alla certificazione analitica di non pericolosità degli stessi, conseguendo per tali smaltimenti ingiusti profitti con i connessi notevoli risparmi sui costi d’esercizio per le imprese che a lui si rivolgevano.

L’odierna operazione, eseguita in piena “Terra dei Fuochi”, rappresenta un ulteriore segnale dell’impegno costante dei militari del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia.

 Il valore complessivo dei sequestri odierni ammonta a circa 200.000 euro.