OSPEDALE, 35° IN PROVETTA? L’ADDETTO SEGNALA…

0

MICRO PUNTI DI VISTA OSPEDALE, 35° IN PROVETTA? L’ADDETTO SEGNALA…(f.n.) – La manutenzione…questa sconosciuta!, un’ altra parola misteriosa ed a quanto pare, praticamente intraducibile, che non compare nell’elenco delle cose da fare per gli addetti ai lavori all’interno dell’Aorn di Caserta,  soprattutto in previsione della stagione calda… I condizionatori d’aria, evidentemente, vanno in tilt a catena,..qualche giorno fa quello del reparto Otorino e ieri quello del Laboratorio Analisi…un luogo sensibile in cui il perfetto funzionamento delle attrezzature dipende anche dal microclima e che tra ieri e l’altro ieri, ha registrato una temperatura superiore ai 30 gradi…Ma…la stranezza consiste nel fatto che, a quanto pare, il primario del reparto che risulta essere anche capodipartimento, non abbia segnalato nulla, così come non è stata segnalata ufficialmente la puzza di fumo che si sentiva nel corridoio del laboratorio stesso…Ma…se proprio vogliamo raccontarcela tutta e raccontarcela nel modo giusto, i condizionatori guasti “regnano” in buona parte dell’Ospedale ed anche quest’anno la manutenzione risulta essere quella certa cosa,  di cui non si è fatto carico nessuno…La palazzina F ad esempio, con tutti i suoi “inquilini”, gronda sudore, perché l’impianto centralizzato funziona a singhiozzo a causa del motore che ha dichiarato: non ce la faccio più…ed alla segnalazione di qualche giorno fa proveniente, come abbiamo detto,  dal reparto di Otorinolaringoiatria, se ne sono aggiunte altre, numerosissime… In una struttura imponente come l’Aorn di Caserta, l’inconveniente può succedere ma, soprattutto quando la gestione dell’aria condizionata è affidata ad una ditta esterna, l’inconveniente “non” deve succedere e se succede, deve essere risolto nell’immediato, senza “se” e senza “ma”. La ditta incaricata che, ovviamente, conosce il significato corretto di “manutenzione” e probabilmente anche i termini del contratto, avrebbe dovuto assicurare il corretto passaggio dall’aria calda all’aria fredda…e non finisce qui…il peggio arriva quando…. dopo la richiesta urgente di intervento, attraverso il call center, motivata dal fatto che i pazienti non possono effettuare la terapia infusionale di farmaci salvavita, all’interno di una stanza con una temperatura di 35°, perché potrebbero collassare, arriva l’operaio addetto…effettua la verifica e poi candidamente dichiara: “Per l’intervento bisogna aspettare…io segnalo.” “Io segnalo???????” Il contribuente paga e si aspetta che la ditta deputata a farlo,   metta in campo le competenze idonee a risolvere un problema che la ditta stessa, evidentemente, non si è preoccupata di evitare che accadesse,  o no? Ma…il Dec di riferimento, in tutto questo dove si trova al momento?, , per caso è stato informato dei guasti al sistema???, oppure il funzionamento “a palla” dei condizionatori all’interno della palazzina grigio topo spento, in fondo al parco stanno provocando un “effetto congelamento” sui sensori?…Hasta la hermosa temporada!